Milan a secco: la preoccupante statistica che allarma Pioli

Stefano Pioli sperava di festeggiare con un successo la centesima panchina rossonera, lui che vanta ancora la miglior media nella storia milanista in campionato nell'era dei tre punti (2,04 a gara), e che invece si è trovato a commentare un pareggio che ha lasciato l'amaro in bocca. Lo 0-0 du lunedì a San Siro contro il Bologna, infatti, non è piaciuto all'ambiente rossonero.

Nelle ultime tre partite di campionato il Milan ha tirato verso la porta avversaria 69 volte segnano solo 2 gol. Ben 54 tentativi e una sola rete tra Cagliari e Bologna. Numeri da allarme rosso in una volata scudetto

"Escludo la componente mentale, è mancata qualità nei venti metri finali", ha detto il tecnico a fine partita. Giusto, persino un filo lapalissiano, se con 33 conclusioni verso la porta avversaria non si riesce a metterla dentro. A mancare, specialmente nel primo tempo, sono stati tutti e tre i giocatori schierati sulla trequarti: quasi nullo Messias, volenteroso ma troppo leggero Diaz, fumoso Leao che è scivolato malamente sul prato di San Siro più volte di quante non sia riuscito a scappare agli avversari.

La mossa di Rebic nel secondo tempo, con inversione di fascia del portoghese, ha portato un po' più di spinta, il Milan ha continuato a fare la partita non trovando mai la soluzione giusta una volta arrivato al limite dell'area. 

Anche l'ingresso di Ibrahimovic non è servito, con Skorupski decisivo in un paio di occasioni. Non riuscendo a venirne a capo con il gioco, è in partite del genere che servirebbe la giocata del campione, il guizzo di chi si inventa qualcosa di decisivo, ma nessuno di quelli che avrebbero avuto i mezzi per farlo è riuscito a sbrogliare lo 0-0. Un risultato che delude e preoccupa, soprattutto perché adesso Napoli e Inter (con una partita in meno) sono tornate in scia, e se il Milan non ritroverà presto i gol le cose si potrebbero persino complicare