Mihajlovic: Mi piacerebbe lavorare con Mancini ma il tecnico lo faccio io

Il suo futuro resta un punto interrogativo. Lo stesso presidente della Sampdoria Ferrero sembra quasi rassegnato a perderlo (“vada dove lo porta il cuore”) ma Sinisa Mihajlovic vuol pensare solo al presente che vede i doriani in corsa per un posto in Europa: “Il mio cuore? Adesso sta qua, alla Sampdoria. Di mercato parleremo a fine stagione. Spero di essermi fatto capire. Il Milan? Ogni settimana accostano un nome diverso, io non mi lascio distrarre dalle voci”. Domani intanto sfida il suo amico per la pelle, Roberto Mancini: “Sicuramente mi piacerebbe lavorare un giorno con Mancio, io come allenatore, ma lui con un altro incarico, senza che mi dica chi devo fare giocare... Non so se potrà succedere in futuro. Ho passato quattro anni meravigliosi all'Inter, e ho grande rispetto, ma ormai sono trascorsi tanti anni e i ricordi vanno lasciati nel cassetto. Se sono allenatore lo devo anche al mio grande amico Mancini, ma domani saremo rivali sul campo, e spero di dargli un dispiacere. Visto come stiamo giocando, e l'atmosfera che c'è intorno alla squadra, domani possiamo vincere. Mi auguro che ci sia lo stadio pieno, perchè se finora non abbiamo mai perso in casa significa che il sostegno del nostro pubblico è fondamentale”. Il successo all’Olimpico con la Roma ha ridato fiato alle speranze di un piazzamento prestigioso: "Penso che a Roma ci siamo tolti una grande soddisfazione, ma l'abbiamo già dimenticata. La vittoria più bella è sempre quella che deve venire. Quella con l'Inter dev'essere una finale per noi, perchè dobbiamo dimostrare di poter raggiungere l'obiettivo Europa. L'Inter non sta passando un momento facile, ma ha giocatori di valore. Se giocheremo come abbiamo fatto a Roma, e come abbiamo fatto sempre, possiamo dare coninuità alle nostre vittorie". Sui sogni di Champions Mihajlovic frena: “E' giusto essere ambiziosi, se fra 6-7 partite saremo ancora a ridosso delle prime squadre ci faremo un pensiero, ma nel calcio basta poco per andare dalle stelle alle stalle. In questo momento non pensiamo a Europa League o Champions, pensiamo partita per partita cercando di fare più punti possibili. L'anno scorso non ci siamo riusciti, avremmo potuto lottare per l'Europa anche la scorsa stagione se avessimo continuato a giocare come all'inizio. Dall'anno scorso siamo cresciuti, e la posizione di classifica che occupiamo è quella che ci meritiamo. Ora testa all'Inter, ci sono ancora 33 punti in palio, ma bisogna tenere i piedi per terra. Se dovessimo vincere staccheremmo l'Inter, ma anche le altre inseguitrici. Con una vittoria aumenteremmo le nostre possibilità di arrivare in Europa." Stefano Grandi