25/06/2021 13:08
Succede solo in Italia ed è una cosa che non piace molto a Weston McKennie. In un'intervista-sfogo al portale Goal, il centrocampista statunitense della Juventus ammette che gradirebbe un po' più di pace e tranquillità. Da quando è a Torino, in pratica, non riesce neppure a portare a spasso i suoi cani: i tifosi sono così attaccati e ossessivi da riconoscere persino i suoi amici a quattro zampe.
Ecco alcuni stralci dell'intervista a McKennie:
"Ovviamente la Juventus è il club più grande d’Italia e quindi ogni volta che vado in città, cosa che non faccio spesso, vengo fermato forse ogni dieci metri. Uscire è una delle cose che mi piace di più fare, perché amo interagire con le persone, ma mi piace anche godermi la mia privacy. Anche se indosso maschera e cappuccio, la gente mi riconosce. Qui a Dallas ogni tanto qualcuno mi riconosce ma io cerco di andare avanti, in Italia ti inseguono per duecento metri, entrano nei negozi nei quali sei entrato, ti mettono all’angolo e ti scattano foto. È una cosa che fa parte del mio lavoro, ma io vorrei godermi una passeggiata o portare fuori i cani. In Italia anche i miei cani riconoscono, quindi è un po’ più difficile uscire".
Quindi un passaggio su Cr7:
"La prima volta che ho visto Ronaldo stavo entrando nella stanza del fisioterapista per andare dal mio medico e l'ho visto uscire in mutande. Ho pensato, ‘Oh My God, è davvero lui!'. Ho fatto tutto il possibile per comportarmi normalmente e non passare per un fan totale, perché sarebbe stato il mio compagno di squadra".