03/12/2021 08:26
I ricordi sono tanti e come potrebbe essere diversamente? Marco Materazzi era uno dei totem dell'Inter del Triplete di Mourinho. Alla Gazzetta Matrix dice il primo pensiero che gli viene in mente ricordando lo Special One
La finale di Coppa Italia 2010: José si infuriò perché prima della partita suonarono l’inno della Roma: erano loro in casa, non poteva farci niente, ma era quello il suo particolare modo di spronarci. Nessuno sa giocare sulla psicologia come lui e poi aveva costruito una squadra che era più forte di tutte le avversità. Lui è lo stesso di sempre, per me non è cambiato. Adesso è in una piazza diversa, non facile ma stimolante: è come se fosse un “reset” nella carriera ed è chiaro che, al di là di questa partita in cui siamo avversari, tutti facciamo e faremo sempre un po’ di tifo per lui. Lui proverà quello che provano tutti gli interisti: amore e ricordi fino al fischio iniziale, poi sarà battaglia.
Materazzi poi evoca un altro ricordo
Giochiamo contro la Lazio, proprio tre giorni prima di quella finale di Coppa Italia contro la Roma. La partita è in controllo e io sono in panchina, poi José si girà e mi dice queste testuali parole: “Ti va di giocare dall’inizio mercoledì?”. Così, dal nulla: chi altro l’avrebbe detto in quel momento? Mi spiazzò, ma mi fece molto felice. Questo racconta molto del rapporto che riusciva ad avere con i suoi giocatori. Un messaggio per Mou? Mi raccomando, ricordati che giochi contro la “tua” squadra: non fare scherzi…