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Marotta dice tutto su Alves, Allegri, mercato e Pirlo

12/11/2017 13:52

Marotta dice tutto su Alves, Allegri, mercato e Pirlo |  Sport e Vai

Un'intervista a 360 gradi per dire tutto, della sua Juve di oggi e di quella che sarà. Il db bianconero Marotta parla a Il Giornale e spiega le strategie del club, a partire dall'acquisto dei top-player: “Per Higuain si è creata un’opportunità d’uscita dal Napoli in un momento storico in cui noi abbiamo ritenuto di fare quell’investimento. Ma non si può pensare di farlo tutti gli anni”.

"ADDIO ALVES FULMINE A CIEL SERENO" - "Tra gli addii di Bonucci e Dani Alves quale ci ha obbligato a rivedere i piani? Quello del brasiliano. Fulmine a ciel sereno. Lui ha fatto una scelta che sembrava essere il City, poi è arrivato il Psg. C’è stato un momento di contrasto, perché ho fatto valere il rispetto del professionista nei confronti della Juventus".

ALLEGRI E BONUCCI" - "Rinnovando Allegri sapevamo che Leo avrebbe potuto chiedere la cessione? Premetto che l’allenatore non è la causa. Eravamo preparati perché nelle discussioni che normalmente si fanno erano emerse delle insoddisfazioni del giocatore. Nella classe dirigente considero anche l’allenatore, che deve essere coerente con la linea aziendale: allenatori che non lo sono, alla Juve non troverebbero spazio. Allegri si concilia alla perfezione con il nostro modello".

MERCATO- "La prossima estate priorità alla difesa? C’è Caldara,ma la carta d’identità dice che qualcosa va fatto. E lo faremo. Sono convinto che se vuoi vincere in Italia lo zoccolo duro deve essere sempre costituito da italiani. Quando vanno sui campi di provincia, gli stranieri fanno fatica a capire che contro la Juventus ogni squadra esprime sempre il massimo. Ovviamente da una parte c’è sempre attenzione alle esigenze finanziarie, ma dall’altra si vuole ottenere il massimo dei risultati sportivi. È mancata solo la ciliegina, ma gli scudetti e due finali Champions in tre anni promuovono i mercati fatti. Si dice sempre che l’ultima è la più forte. Io dico che questa è la squadra più equilibrata. Qual è il potenziale espresso finora dalla squadra? Siamo al settanta per cento".

"NAPOLI GIOCA MEGLIO? OGNI SQUADRA HA SUO DNA" - "Il Napoli gioca meglio? Ogni squadra ha un suo dna. La Juve è quel calzettone strappato che Boniperti aveva in ufficio".

VAR E SCUDETTO - "Il Var può essere la motivazione per il settimo scudetto, per zittire chi dice da sempre che la Juve è favorita? Noi comunque abbiamo l’obbligo di vincere. Siamo costruiti per lo scudetto, non conquistarlo sarebbe una sconfitta. Non temiamo il Var, anzi può legittimare le nostre vittorie. Ad esempio noi abbiamo già tirato gli stessi rigori - tre - della scorsa stagione. Poi li abbiamo sbagliati...".

DYBALA - Che cosa succede a Dybala? Non ha avuto il tempo di essere talento: è diventato subito campione. E se fa cose normali viene bocciato. Come società dobbiamo essere bravi a supportarlo".

FUTURO PIRLO E BUFFON ALLA JUVE - Pirlo ha detto addio, Buffon potrebbe seguirlo. La Juve pensa a un ruolo per loro? Per me uno è campione quando saluta una società e lascia qualcosa in positivo, da cui imparare. Loro lo hanno fatto. Poi spetta al presidente decidere. Non c’è il rischio di una Juve ingrata con gli ex? No, questo no. Il calcio è fenomeno sportivo ma anche di business, servono competenze importanti. Siamo passati da associazioni sportive, date in gestione per riconoscenza anche ad ex giocatori, ad aziende. Poi ritengo che ogni società debba avere ex campioni che riescano a trasmettere un messaggio vincente. Noi abbiamo Pavel Nedved vicepresidente".

I MIEI TRE COLPI - "I tre colpi di Marotta? Casiraghi venduto alla Juventus di Boniperti: il segno del destino. Cassano portato alla Sampdoria dal Real Madrid: emozione pura perché si trattava di recuperare un talento. L’affare Pogba al Manchester United: la realizzazione professionale"


 


Tags: juventus marotta dybala

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