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Mario Rui vuota il sacco su Adl, Insigne, lo scudetto e il suo futuro

12/02/2022 14:32

Mario Rui vuota il sacco su Adl, Insigne, lo scudetto e il suo futuro |  Sport e Vai

Da tempo si porta dietro critiche pesanti e spesso preconcette ma se Mario Rui è al Napoli da cinque anni, con un contratto ancora lungo, un motivo ci sarà. Ilterzino si confessa al quotidiano portoghese A Bola e rivela come arrivò in azzurro


"Venivo da un anno difficile alla Roma, in cui avevo subito un infortunio grave. Fui sorpreso quando il Napoli si interessò. Sarri, allenatore del Napoli all'epoca, mi conosceva. E poi lì c'erano altri calciatori con cui avevo già giocato. Si è rivelata la decisione migliore per me. Il mio desiderio è restare qui. Sono in un grande club d'Europa, che ha grandi ambizioni. Un top club a tutti gli effetti e io ci sto bene. Vogliamo migliorarci sempre di più"

Ora il Napoli sogna in grande


"Lo scudetto è un sogno per me e i miei compagni. E per i tifosi anche di più. Stiamo parlando di una città che vive di emozioni. Tutti qui conservano il ricordo dei campionati vinti ai tempi di Maradona. Vincere lo scudetto, dopo Diego, sarebbe un traguardo incredibile. Ma vogliamo arrivare fino in fondo anche in Europa League.... Quando si entra al Maradona senti tutta la storia che si porta dietro, una roba quasi mistica. A maggior ragione adesso che è stato rinominato in onore di Diego".

Un rimpianto è lo scudetto mancato nel 2018


"Ci fu molta frustrazione perché c'eravamo vicinissimi. Non ci siamo riusciti non solo per la sfortuna, altri fattori condizionarono la cosa. E' stato un peccato, sentivamo di avere tutte le condizioni. Fosse contato solo il campo, avremmo vinto noi. Quell'anno eravamo molto forti, c'era giocatori giovani e d'esperienza, con grandi carriere davanti".

Quest'anno l'avversario principale è l'Inter, che il Napoli affronterà oggi


"Abbiamo cominciato forte, la prima metà di campionato è stata ottima. La sconfitta con l'Inter poi ha cambiato le cose, anche perché abbiamo avuto tanti problemi fisici e di Covid-19. Per un mese e mezzo abbiamo avuto fino a 14 indisponibili. E' stata dura, ma la squadra ha resistito, non è caduta a pezzi e non era semplice. Siamo stati squadra, abbiamo dato tutti qualcosa in più nell'emergenza. Con tutti in condizione possiamo fare bene. Il campionato è aperto, anche perché prima del k.o. con l'Inter eravamo noi in vantaggio. Ora i nerazzurri hanno perso il derby e con noi potrebbero perdere altri punti. Il mese di febbraio sarà importante da questo punto di vista".

Si parla anche di  De Laurentiis.

"Non l'ho mai visto presentare un calciatore come ha fatto con Inler, con la testa di leone. Ma viene dal mondo del cinema e credo che faccia cose del genere per conciliare i due mondi. E' carismatico, ad alcuni piace e ad alcuni no, alcuni dicono che potrebbe investire di più e altri che gli investimenti che fa sono sufficienti. D'altronde da quando ha comprato il Napoli ha fatto un ottimo lavoro, prendendo la squadra dalla Serie C e portandola a combattere per il titolo e la Champions League".

Sull'addio di Insigne dice


"E' una perdita importante che ci rende tutti tristi, visto che è il nostro capitano. E' napoletano, aveva il sogno di giocare tutta la carriera nella squadra della sua città, ma non è stato possibile e le strade si sono separate. Conoscendolo bene, so che darò tutto fino all'ultimo giorno. Per la squadra e per la città. Ha una relazione forte con l'ambiente. I miei compagni? Zielinski è il più forte. Lo conosco dai tempi dell'Empoli e fa cose straordinarie con il pallone. Dal punto di vista umano, invece, mi sono entrate nel cuore persone come Reina, Manolas, Insigne e Jorginho".


Tags: napoli insigne Mario Rui

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