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Marelli spiega punto per punto perché gol Lecce al Milan è da annullare

14/11/2023 09:49

Marelli spiega punto per punto perché gol Lecce al Milan è da annullare |  Sport e Vai

Torna con un lungo post su Facebook sul gol annullato a Piccoli in Lecce-Milan Luca Marelli. L'ex arbitro, moviolista di Dazn, spiega la ratio dello step on foot e scrive

Come ormai sappiamo, quel che prima era il classico "pestone" è stato sostanzialmente codificato come step on foot, rendendo automatica la sanzione tecnica: calcio di punizione diretto o di rigore.
Tema che è balzato al centro dell'attenzione nell'ultimo turno durante e dopo Lecce-Milan, con l'annullamento della rete di Piccoli al 94esimo.

Lo step on foot, esattamente come tutti i falli da contatto tra i calciatori, NON viene valutato in base alla volontarietà o meno: la volontarietà è un elemento sostanzialmente psicologico di lettura dell'episodio che può portare all'ammonizione (imprudenza) e, nei casi più gravi, all'espulsione (condotta violenta).
Oltre a ciò, anche step on foot involontari (esempio: giocatore che tenta di contendere il pallone ma arriva un attimo primo calpestando con la propria scarpa il collo del piede dell'avversario) possono essere puniti con l'ammonizione per imprudenza.
E mille altre ipotesi particolari perché bisogna SEMPRE ricordare un principio fondamentale di tutti gli sport di contatto: non esistono episodi identici ma, al limite, simili. Motivo per cui ogni episodio deve essere approfondito caso per caso: ogni episodio è un episodio a sé e la difficoltà di giudizio (accentuata enormemente in live, sul campo o meno) è proprio quella di elaborare in pochi attimi una serie di input raccolti nella visione per sintetizzarli in una valutazione tecnica e disciplinare.
Il problema vero (e mi scuso se potrò apparire un po' presuntuoso ma è la semplice verità) è che spesso i giudizi sono basati su false basi come, per esempio, il tema (inesistente) della volontarietà.
Ora, sulla base di quanto appena detto, il contatto Piccoli/Thiaw è senza dubbio punibile e non prevede alcuna sanzione disciplinare dato che si tratta di un contatto di entità non eccessiva.
La questione vera è un'altra.
Come spesso sostengo, la volontà di normare molto (leggasi: rendere il più oggettivo possibile il giudizio arbitrale) porta a normare troppo, legando in vincoli troppo stretti il giudizio che, in uno sport di contatto, è per forza valutativo.
Questo, secondo me, è accaduto per lo step on foot: codificando tale tipologia in schemi standardizzati, si è sostanzialmente veicolata una rigidità di applicazione che fa a cazzotti con la necessaria valutazione di un avvenimento nel contesto, a maggior ragione in presenza della tecnologia.
Prendiamo Milan-Udinese: il rigore assegnato all'Udinese è un episodio che, se rivisto con calma, non può mai essere da "massima punizione" ma diventa impossibile da revocare in presenza di una norma così stringente. Quello su Ebosele non era certo uno step on foot ma un figliastro: un tocco sulla punta dello scarpino c'è stato e, pertanto, rientra latamente nella fattispecie del "step on", appoggio sopra.
E' chiaro, pertanto, che in presenza di un minimo tocco e di un fischio in campo diventa impossibile per un VAR richiamare all'OFR, e ciò per chiara disposizione del protocollo. Non è un chiaro ed evidente errore ma, semplicemente, una valutazione soggettiva molto, molto discutibile incatenata da una normazione troppo rigida.
Dallo step on foot non si torna indietro.
Il motivo è presto detto: trattandosi di una fattispecie molto frequente anche eliminando le direttive in proposito le stesse rimarranno comunque come "giurisprudenza".


Tags: lecce Piccoli Marelli

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