26/05/2018 14:51
E' nato e ha vissuto a lungo a Napoli ma non tifa Napoli, è promesso sposo della Juventus dopo un anno importante a Crotone, pur se chiusosi con la retrocessione, ed è entrato anche nel gruppo Nazionale di Mancini. Rolando Mandragora è un talento, promessa sicuramente campione si vedrà, e da tempo Marotta l'ha bloccato. Che possa andare subito in bianconero è difficile, ma mai dire mai. Il centrocampista ha parlato di questo e altro nella conferenza da Coverciano, sede del ritiro dell'Italia: “Vorrei tanto assomigliare a Pirlo, De Rossi o Marchisio, ma non seguo un vero e proprio modello. Cerco di prendere le cose migliori che hanno mostrato nelle loro carriere. Sono di Napoli e con la mia città ho un rapporto bello, perché ci sono nato e ci ho vissuto fino a 14 anni, ma non sono tifoso partenopeo. Per l'avvenire, faremo il punto insieme alla Juventus e vedremo quale sarà il percorso migliore di crescita da seguire. Spero che quella appena terminata sia stata la stagione della svolta. L'anno scorso sono stato lontano per tutto l'anno per l'infortunio al piede, stavolta col Crotone ho giocato tanto e devo ringraziare il club calabrese”. Futuro incerto ma intanto si gode il presente in nazionale: "È sempre bello indossare la maglia azzurra anche perché è la mia prima volta in Nazionale maggiore. Questo per me è un sogno che si avvera, ma devo sempre fare bene per continuare a meritarla. Il ct Mancini è la persona giusta con cui ripartire. A lui piace stare con noi ragazzi. Ci sta trasmettendo le sue idee, anche se il tempo a disposizione è poco. C'è un clima sereno, Mancini ha riportato entusiasmo e Balotelli ci ha portato l'allegria giusta. È sempre bene accetto nel gruppo e ha meritato la convocazione. Spero che possa tornare a fare gioire il popolo italiano. L'obiettivo per la svolta è quello di far ritrovare entusiasmo alla gente, i risultati arriveranno con il tempo”.