Maldini: Ho detto cose che non ripeterei, vi spiego i segreti del mio Milan

Ha costruito un Milan da scudetto in punta di piedi, senza risorse ingentissime, ma con competenza e serietà. Paolo Maldini è uno dei segreti dello scudetto rossonero, un segreto di Pulcinella visto che adesso sono in tanti a riconoscere la bontà del suo operato. Una bella soddisfazione, dopo qualche critica di troppo ricevuta in passato. Il primo pensiero, ai microfoni di Dazn, è per uno dei calciatori con lui in collegamento:

"Theo ha sempre avuto delle doti non normali, le sfruttava solo in minima parte, ha fatto un miglioramento incredibile in questi tre anni. Tutto quello che ci siamo detti in quel bar a Ibiza tre anni fa si è verificato. Tutti i ragazzi di questa squadra hanno dentro qualcosa di speciale". 

Sulla differenza tra calciatore e dirigente:

"Vincere da calciatore è diverso, si sfoga in campo buona parte dell'energia accumulata. Da dirigente lo si sfoga a casa, con moglie e figli che devono sopportarti. Non posso negare che la mia carriera da dirigente c'è solamente perché c'è il Milan, non è una cosa che avevo programmato quando ho smesso di giocare. Negli ultimi anni da capitano sono stato coinvolto nella gestione della squadra, con Ancelotti allenatore. Da dirigente bisogna dire delle cose ai calciatori e soprattutto rispettarle. Siamo cresciuti negli impegni, negli obiettivi, nei nostri programmi. Ho fatto e detto cose che non ripeterei, ma ora quel che conta è che con unità d'intenti, umiltà e determinazione abbiamo centrato questo obiettivo importante".