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Maldini: Convinsi Theo a venire al Milan, dissi no a extrabudget a Natale

25/09/2022 14:01

Maldini: Convinsi Theo a venire al Milan, dissi no a extrabudget a Natale |  Sport e Vai

"Il primo flash che mi viene sullo scudetto è stato quando ho firmato per il Milan, poi i momenti di difficoltà che ho incontrato e ho superato grazie a Leonardo che mi ha aiutato tanto e poi l'ultima partita e la festa di piazza Duomo". Paolo Maldini è l'ospite d'onore del Festival dello sport di Trento, organizzato dalla Gazzetta. Il dirigente rossonero dice: "Questo club è sempre stato grande, ha una storia che non va neanche raccontata, che si commenta da sola e la mia famiglia da sempre è legata ai colori rossoneri, per questo è più facile essere ascoltato ma quello che diciamo poi deve diventare realtà". Tra i primi acquisti di Maldini ci fu Theo Hernandez: "Partimmo per Madrid per parlare con i dirigenti del Real e con Theo, gli parlai come se fosse mio figlio. Io cerco sempre di dare supporto ai ragazzi ancor prima che ai calciatori".

Una delle partite chiave per il titolo dei rossoneri è stato il derby di ritorno, rovesciato fino al 2-1 finale per il Milan grazie a Giroud: "E' un campione punto e basta, ha vinto un Mondiale, gioca in nazionale, è un professionista esemplare. Dopo un inizio buono di stagione ha avuto il covid e un infortunio alla schiena ma alla fine è venuto fuori il giocatore come ci aspettavamo. Ma in tanti arrivarono a quella partita in condizioni ottimali perché tutti sapevamo che quella era la partita per provarci, non ce ne sarebbero state altre. Ci abbiamo creduto e i risultati poi sono arrivati".

A Natale mandò un messaggio a Singer dicendo che il Milan avrebbe vinto lo scudetto: "Io sono molto realista ma sono anche un grande sognatore e questo è alla base di tante vittorie: sognare di arrivare al massimo, sapevo che c'era questa possibilità perché credevo nelle possibilità di questa squadra. Quando mandai questo messaggio era vicino il mercato invernale, la Juve prese Vlahovic, l'Inter Gosens e noi che non avevamo budget ne avemmo un po' a disposizione ma io dissi: non lo voglio, nonostante l'infortunio di Kjaer e avessimo Romagnoli fuori".

Maldini ha aperto una strada nuova, con stile, al calcio italiano: "Di difficoltà ce ne sono state, c'era un ridimensionamento generale delle spese e bisognava raccontare ai calciatori un progetto comunque credibile e vincente, io mi sento garante verso tutti del progetto, ho le radici al Milan da quando c'era mio padre negli anni 50, da quando a 10 anni ho fatto il provino a Linate e da quando ho portato i miei figli agli allenamenti".

Tra i segreti del Milan c'è anche l'affiatamento di Maldini con Massara: "La coppia nasce da un trio, quando Leonardo nel 2019 andò via mi trovai da solo, chiesi per rimanere di poter ricostruire il gruppo dirigenziale del Milan, quindi chiamo il mio grande amico Boban e ci serviva anche un ds. Ricevetti tantissime telefonate che mi parlavano bene di Massara, io lo conoscevo poco anche se ci eravamo incontrati spesso in campo e ci aveva anche fatto gol. Gli ho fatto un colloquio, mi è piaciuto tanto e siamo partiti, avevamo visioni diverse ma è importante, è un grande conoscitore di calcio e un grande lavoratore. Ora siamo praticamente una coppia di fatto. Un giocatore che ci ha diviso? Io non conoscevo Kjaer, lui lo aveva avuto al Palermo e ha spinto tanto per portarlo al Milan".


Tags: milan leonardo maldini

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