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Luna di miele finita ma Ancelotti farà di testa a sua, possibile cambio modulo

03/09/2018 10:56

Luna di miele finita ma Ancelotti farà di testa a sua, possibile cambio modulo |  Sport e Vai

E' iniziata da ieri sera, dopo il pesante tre a zero con la Sampdoria, la parte più difficile del lavoro di Ancelotti. Luna di miele già finita dopo le due rimonte vincenti con Lazio e Milan che avevano calmierato una situazione potenzialmente esplosiva a Napoli, col tifo scontento per il mercato e sempre più arrabbiato con De Laurentiis. L'entusiasmo per il 3-2 col Milan e per una squadra che stava acquisendo una nuova personalità è svaporato a Genova, dove s'è vista l'altra faccia dello specchio azzurro. Senza nerbo il Napoli di Marassi, senza personalità. Non è un problema di cambi: è vero che sia Verdi che Diawara hanno deluso, ma sarebbe sbagliato e riduttivo addurre la sconfitta solo alla loro prova e all'assenza di Callejon e Hamsik. Non si può un giorno dire che il capitano non è ancora entrato nei meccanismi del regista e il giorno dopo rimpiangere la sua presenza. Non si può pensare che il turnover non sia un vantaggio e non un handicap. Non si può gettare la croce su Verdi, che è una risorsa importante di questa rosa. E' stato tutto il Napoli a sbagliare l'approccio e in queste serate vengono a nudo gli errori strutturali. I terzini, ad esempio, non sono uno dei punti di forza della squadra e nelle partite storte si nota di più. Milik non è un centravanti da primissima fascia: ha segnato alla prima giornata con la Lazio, poi ha tirato pochissime altre volte in porta. Il suo apporto è utile e importante quando tutto gira al meglio, altrimenti rischia di rimanere inadeguato. Per giocare a tre a centrocampo servono tutti giocatori in forma e un pizzico di qualità, non può bastare solo Allan se gli altri due non carburano. Sono tutte cose che Ancelotti sta valutando e su cui lavorerà durante la sosta. Il passaggio dal Napoli “sarrista” a quello “ancelottiano” è ancora in via di costruzione e passa anche per qualche brutta battuta a vuoto. Il tecnico azzurro potrebbe presto decidersi a cambiare modulo, per eliminare gli ultimi retaggi della vecchia gestione. Non più 4-3-3 e neanche l'albero di Natale, ma il 4-2-3-1 per valorizzare l'enorme potenziale offensivo, per proteggere meglio la difesa con due mediani (Allan e Ruiz o Allan e Diawara) e per supplire all'assenza di un play rodato e di personalità. Di sicuro dopo la serataccia di ieri non ci sono bocciati, neanche i peggiori in campo e neanche Ospina che ha preso cinque gol in 2 gare senza praticamente mai fare un intervento. Ma sbaglia chi pensa che Ancelotti sia un buonista che non sappia alzare la voce: il difficile comincia adesso ma Carlo è pronto alla guerra.

Stefano Grandi

 


Tags: napoli ancelotti hamsik

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