Lippi: Non so se resterò sempre in Cina ma non allenerò più in Italia

Difficilmente lo vedremo in panchina ai Mondiali in Russia perchè la sua Cina ha poche chances di qualificarsi ma Marcello Lippi non è pentito di aver abbracciato il calcio d'Oriente. L'ex ct campione del mondo nel 2006 ne parla a Radio anch'io lo sport e dice: “Pensiamo già alla Coppa d'Asia. Questo è il mio quinto anno in Cina, ho un contratto fino alla fine del 2019, poi vedremo. Il calcio può crescere, ma si deve dare attenzione ai settori giovanili, mettendo anche il calcio nelle scuole. Non serve comprare i giocatori forti e strapagarli. manca la qualità negli sport di squadra, i cinesi sono bravissimi in altre discipline, ma nel calcio sono ancora molto indietro. Il mio futuro? Non tornerò ad allenare in Italia”. Anche se c'è il rimpianto per un progetto nato e subito abortito: “Mi è dispiaciuto non poter ricoprire il ruolo di supervisore delle varie selezioni azzurre”. Lippi dice la sua anche su Monaco-Juventus: “Non credo che i bianconeri possano sottovalutare i monegaschi. C'è la consapevolezza di non fare quest'errore. La squadra di Jardim è temibile, Mbappé e Falcao sono molto forti. I problemi li hanno nella fase difensiva. Il Barcellona lo conosciamo bene, e la Juve si è difesa alla grande e ha sfruttato i problemi dei blaugrana, mantenendo un grande equilibrio. I bianconeri penso che non avranno problemi a segnare. Il triplete per la Juve? Devono provare a vincere tutto, senza dare la priorità a niente”.

Stefano Grandi