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Leao: Vi spiego la mia esultanza speciale

02/08/2019 13:00

Leao: Vi spiego la mia esultanza speciale |  Sport e Vai

C'è chi, come Piatek, mima pistolettate e chi come Rafael Leao, dopo ogni gol fa il gesto del telefono. Il neo-acquisto del Milan svela tutto in una lunga intervista a Milan Tv: "Ho iniziato ad esultare con il gesto del telefono così allo Sporting Lisbona, e fu per mio padre. Era un messaggio per lui quando non poteva venire a guardare le partite dal vivo. Era come se lo stessi chiamando per dirgli: "Ehi papà, ho segnato un altro gol per te". Da allora quando segno faccio il gesto del telefono". Non tifava Milan da bambino ma la scelta ha altre radici: "Sceglievo il Milan alla Playstation perché era davvero una squadra molto forte. Ha vinto la Champions League tantissime volte. Stare qui oggi per me è molto importante. Tanti grandi giocatori hanno giocato qui in passato. Non li ho mai visti dal vivo, ma ho visto un sacco di video di Maldini, Rui Costa, Kakà, Seedorf. Sono tutti grandissimi giocatori che hanno scritto la storia del calcio. Il mio idolo in rossonero? Sicuramente Kakà. I giocatori brasiliani sono sempre incredibilmente talentuosi e lui ha lasciato un segno incredibile e indelebile nella storia del club. Ha anche vinto il Pallone d'Oro indossando la maglia del Milan e non posso credere di aver firmato per lo stesso club in cui ha giocato lui". Giocherà al fianco di Piatek: "Giocare con due attaccanti piuttosto che con uno ti dà molte più chance di segnare. Uno può stare più a centro area e l'altro ha più libertà d'azione. Io sono qui per essere d'aiuto al club, non importa in che posizione l'allenatore mi farà giocare, io voglio aiutare il Milan a raggiungere gli obiettivi. Piatek è molto forte, ha dimostrato il suo valore al Genoa e sta continuando a segnare anche al Milan. Spero di garantirgli un sacco di assist perché più lui segna, più il club può far bene. Sono veloce e mi piace provare l'uno contro uno. Mi piace fare assist sì, ma sono anche molto bravo a segnare. Però ripeto, l'importante è aiutare la squadra, non sono individualista, il mio meglio lo do per la squadra. Se ce l'ho fatta ad arrivare fin qui è perché lavoro duro e per tutto l'impegno che ci ho messo finora. Ora però devo dimostrare quanto valgo in campo. So di aver raggiunto un top club e che potrò migliorare anche grazie ai miei compagni".


Tags: milan Piatek Leao

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