Lazio, Pioli: La mia squadra sa chi merita il terzo posto

Dimenticare il derby e centrare l’obiettivo terzo posto contro il Napoli in un San Paolo infuocato. Due obiettivi paralleli per la Lazio che si gioca mezza stagione in 90’. Il tecnico Pioli prova a spargere ottimismo: "E' chiaro che abbiamo preso una bella botta, il giorno dopo c'era molta delusione e ho parlato poco con la squadra. Poi ho detto che c'era da fare una scelta: se rimanere delusi o reagire. Ho dato un giorno libero, poi giovedì abbiamo cominciato il ritiro. I nostri tifosi sono stati meravigliosi, forse non si rendono conto nemmeno loro dell'energia che ci hanno dato. La squadra è vogliosa". In nessun caso Pioli vuol sentir parlare di fallimento: “La partita di domani sarà decisiva, poi tireremo le somme. Nessuno si dovrà permettere di usare il termine flop o delusione per il campionato della Lazio. Devo difendere il nostro lavoro, ci si dimentica da dove si è partite e le cose positive fatte. Abbiamo una posizione in classifica che per spese e bilanci competerebbero ad altre società. meritavamo un altro risultato in Coppa Italia, abbiamo una Supercoppa da giocare. Siamo partiti dal nono posto, l'anno scorso avevamo 40 punti dalla Juve, 30 dalla Roma e 20 dal Napoli. Ora vogliamo il massimo, cioè arrivare al terzo posto. Chi merita il terzo posto? Chi lo sarà dopo la partita di domani sera. Inutile fare altri discorsi. Ho fatto questa domanda ai miei giocatori, loro sanno la risposta”. In questi giorni i biancocelesti hanno scelto la strada del ritiro: “Il ritiro aveva un obiettivo: stare insieme e recuperare le energie. Abbiamo fatto 10 giorni a mille all'ora a livello fisico e mentale. Questi giorni ci sono serviti per lavorare, mangiare e dormire bene. I giocatori sanno questo. Domani mi aspetto un Napoli al massimo. Ha un potenziale importante, simile a noi, segna tanto e subisce più di noi. Al di là del futuro di Benitez cercheranno di fare risultato. Il Napoli crea tanto ma concede anche tanto. Deve essere una convinzione con cui interpretare la partita di domani”. Stefano Grandi