Lazio, Petkovic: Sento fiducia di tutti ma ora è vietato sbagliare

Imperturbabile Petkovic. Apparentemente freddo rispetto all’aria pesantissima che tira nei suoi confronti, impermeabile sulle voci che lo vorrebbero sempre più vicino alla nazionale svizzera e sinanche cocciuto nell’esprimere il suo ottimismo dopo tante battute a vuoto. Il ko interno della Lazio con il Napoli di lunedì scorso ha fatto riaccendere la spia dell’allarme: un altro passo falso potrebbe costargli caro ma il tecnico slavo alla vigilia della gara con il Torino sembra sereno. Di Svizzera non parla più, esplicito il diktat fatto lunedì sera, il suo pensiero è solo la Lazio di cui sostiene di continuare a sentire la fiducia: “Da quanto vedo in allenamento ho la fiducia di tutti quanti, cerco di portare questa tranquillità e positività in campo. Anche il presidente ha avuto colloqui individuali, abbiamo analizzato la partita, potevamo ottenere molto di più ma abbiamo perso per errori banali e individuali. Come sempre dobbiamo fare meglio ed essere più concreti, dobbiamo fare bene contro una buona squadra con ottimi giocatori, soprattutto davanti. Non possiamo sbagliare, non dobbiamo concedere niente e portare i punti a casa”. Manca qualcosa, questo è palese: “Forse manca quel 10-20% in più, spesso ci è mancato poco per ottenere molto di più, l'importante è essere uniti e lavorare insieme per la stessa causa. Ci serve più positività, cosa che negli ultimi mesi non abbiamo avuto”. Come non ha avuto Klose, il suo infortunio è ormai un giallo: “Ci sono diversi giocatori con problemi fisici, devo valutare dopo la convocazione chi fare giocare. Siamo di nuovo a rischio di stravolgere un po' l'assetto dei giocatori, non voglio sbilanciarmi, ma non sono ottimista con diversi giocatori. Così anche per Klose. In tutte le partite abbiamo sempre avuto più occasioni dell'avversario, solo con la Juventus non abbiamo dominato. L'avversario spesso non ha creato per il nostro atteggiamento, ma per gli errori individuali. Ci vuole tanta concentrazione, per ogni minuto della partita”. La Lazio cala nella ripresa quasi sempre: “Statisticamente sì, ma non sul livello del gioco. Abbiamo avuto parecchie occasioni nei secondi tempi ma spesso abbiamo subito gol e dopo diventa difficile reagire quando non ci si crede al 100%. Anche nelle ultime partite abbiamo cercato di cambiare il risultato fino all'ultimo minuto. Se manca un leader? In generale nel calcio mancano i leader di una volta, questo vale anche per la mia squadra”.

Stefano Grandi