Lazio, Petkovic: Rapporto con la squadra buono ma non ottimo

Si sente un po’ più saldo Petkovic sulla panchina della Lazio dopo la vittoria contro il Cagliari ma il tecnico di Sarajevo sa che servono conferme. Riuscirci domani a San Siro contro il Milan potrebbe essere la svolta di una stagione controversa. Ha bisogno di sbloccarsi in trasferta la squadra biancoceleste ed è su questo tasto che batte da tempo l’allenatore: “Giochiamo su un campo storicamente difficile, contro un avversario arrabbiato. A noi serve una conferma, possiamo fare bene e raccogliere i punti anche in trasferta. Diverse partite meritavamo qualcosa di più anche fuori casa, ma per diversi errori non siamo riusciti a fare risultato. Dobbiamo essere più cattivi come lo siamo stati in casa, dobbiamo finire le partite a testa alta, con la consapevolezza che possiamo giocarcela con tutti e vincere contro tutti".  L’altra ferita sempre aperta è quella legata alla Roma che vola: "E' normale, ci sono due squadre in città, una soffre quando l'altra va molto bene. Ora soffre la nostra parte della città, ma non la squadra all'interno. Così come è successo a loro dopo la Coppa Italia". Il Milan è furioso per gli errori arbitrali: "Nell'ultima partita della Lazio a Milano ci sono stati un'espulsione e un rigore ingiusti. Non cerchiamo alibi, mi fido del buon senso e della qualità degli arbitri in Italia. Si può sbagliare, ma spero non si dovrà parlare di queste cose. L'anno scorso a Milano siamo andati fuori strada, abbiamo giocato in 10 la maggior parte della partita e il Milan era in un buon momento di forma. Il primo a trasmettere qualcosa in più alla squadra devo essere io". Punta alla vittoria Petkovic:  "Nella Lazio sono tutti big e tutti devono sentircisi e dimostrarlo sul campo. Certi giocatori hanno mostrato in carriera un livello più alto di quello di adesso, mi aspetto un miglioramento e un maggiore supporto alla squadra. E' necessario se vogliamo vincere a Milano, faremo di tutto per portare a casa i 3 punti. Non capisco che momento stiamo vivendo noi. Ci manca qualche punto, abbiamo avuto tanti infortunati, dobbiamo trovare brillantezza e continuità nel gioco, ma non siamo troppo sotto alle aspettative. A inizio stagione ci davano al settimo-ottavo posto, ma abbiamo ambizioni più elevate. Cercheremo di tenere duro per tutto il campionato". Gli chiedono del suo rapporto con il gruppo, l’allenatore non si nasconde: "Penso sia buono da quasi un anno e mezzo, non posso dire ottimo perché c'è sempre un margine di miglioramento. Come la comunicazione e il cercare di risolvere insieme le situazioni, mi dà soddisfazione che alcuni giocatori dopo la gara con il Cagliari abbiano parlato bene di questo rapporto, anche la squadra ha dimostrato sul campo questo. Abbiamo avuto un po' di appagamento, ma non ho mai avuto problemi personali. La squadra è composta da veri uomini, manca un po' di cattiveria e di rabbia, cercheremo di migliorare strada facendo. Ci servirà per il resto del campionato". Il Milan sembra in crisi: "All'inizio tutti davano il Milan come una delle prime tre, ma non guardo troppo in casa d'altri. E' una squadra che vale di più, ha avuto le stesse difficoltà dell'anno scorso. Sono sempre pericolosi, il nostro obiettivo è non permettere che si sveglino contro di noi".

Stefano Grandi