Lazio, Inzaghi: Felice per promozione Venezia di mio fratello

“Pippo è stato bravissimo. A inizio carriera ho disputato quei campionati e so quanto siano difficili da vincere, il Venezia aveva un girone complicato. E' stato bravissimo ma anche umile, cosa mai mancata anche da calciatore. Questa umiltà gli ha fatto scattare la molla di accettare un progetto in Lega Pro, dopo 25 anni in Serie A e tanti trofei conquistati da protagonista. Ha vinto la Lega Pro meritatamente, e spero che possa essere sempre più contento di quello che fa. Merita queste gioie anche da tecnico". Domani c'è Lazio-Palermo ma Simone Inzaghi dedica un pensiero anche al Venezia che, con il fratello Pippo in panchina, ha centrato la promozione in B. Poi si passa alla Lazio, che dopo il derby di coppa Italia ha ottenuto un punto in due partite: “Domenica scorsa ai punti avremmo meritato la vittoria. Il Genoa ha fatto la gara che doveva fare, ma il pari ci ha lasciato l'amaro in bocca.Ci sono dei periodi che va così. Col Sassuolo e col Genoa è capitato di subire gol al primo tiro in porta. Nel finale dell'andata e l'inizio del ritorno le squadre faticavano di più a farci gol, stiamo lavorando su questo. Dovremo difendere di più da squadra. I nostri difensori stanno disputando un'ottima stagione, ma bisogna aiutarli e non lasciare solo il reparto arretrato. Mi aspetto un Palermo che verrà a fare la partita abbastanza chiuso". L'eventuale finale di Coppa Italia con la Juve anticipata può rappresentare un problema: "Ci sarà tempo, a noi sicuramente complicherebbe un po' la situazione. Ma, allo stesso tempo, sarei contento di vedere la Juventus in finale di Champions. E' una squadra italiana, all'avanguardia, davanti a tutte le altre e merita di stare lì. Tiferò per la Juventus in semifinale contro il Monaco. Tuttavia, pensando a noi, complicherebbe un po' il cammino. Due anni fa eravamo nella stessa situazione e la partita è stata preparata bene. Adesso, però, il nostro problema maggiore è il Palermo. Mancano sei partite al termine della stagione, dobbiamo affrontarle senza fare i calcoli sulla difficoltà dell'avversario. Richiedo fame, agonismo e cattiveria". Ultima riflessione sull'utilizzo della VAR: “Lo dissi già in passato, è giusto che il calcio abbia questo strumento. Gli episodi devono essere valutati nel giro di venti secondi, altrimenti non sarebbe calcio vero e una partita sarebbe troppo spezzettata. Ma, nel giro di 15-20 secondi, si può risolvere la decisione su alcuni episodi".

Stefano Grandi