La Svizzera precisa: Non pensiamo a Favre, contenti di Petkovic

Dopo l’improvviso addio di Lucien Favre dal Borussia Moenchengladbach il suo nome in questi giorni è stato accostato con insistenza alla panchina della Svizzera, soprattutto nel malaugurato quanto improbabile caso di mancata qualificazione a Euro2016 ma il presidente della federcalcio elvetica, Peter Stadelmann, come si legge su Le Matin, ha escluso l’ipotesi, sottolineando l’importanza di concentrarsi solo sulle gare con San Marino ed Estonia di ottobre: “Favre non è un tema che ci riguarda, abbiamo già un ct e siamo soddisfatti del lavoro che sta facendo. Il solo piano che esiste riguarda la qualificazione agli Europei, non ce ne sono altri per il momento. Non iniziamo a fare speculazioni, è evidente che Favre è un buon tecnico e non c’era bisogno di aspettare che andasse via dal Borussia per scoprirlo, ma lo ripeto: abbiamo già un allenatore che ci soddisfa a pieno e la sola cosa che conta sono le prossime due partite”. Già nell’ottobre del 2013 Favre aveva risposto a una domanda su un futuro da ct: “Mi fa piacere che si pensi a me – disse – ma ho troppo bisogno del lavoro quotidiano, voglio continuare a lavorare con i club”. Ora si parla di lui come possibile erede di Guardiola, in alternativa a Klopp, sulla panchina del Bayern nel 2016 quando scadrà il contratto dello spagnolo. Stefano Grandi