La Serie A dichiara guerra al pezzotto

L'Ad della Serie A, Luigi De Siervo rivela a Il Mattino i piani della Lega per contrastare la pirateria e la diffusione del cosiddetto "pezzotto", promettendo punizioni pesanti non solo per chi sul dispositivo per vedere gratis il campionato ci ha costruito un business illegale, ma anche gli utenti finali.

La lotta alla pirateria è ancora lunga. Il pensiero che vedere le partite rubando le immagini sia una cosa da furbi e non un reato che danneggia tutto il sistema Paese è ancora troppo diffuso. Negli ultimi tre anni, come recentemente certificato dall’analisi Ipso presentata dalla FAPAV, la Federazione per la Tutela delle Industrie dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali, il pezzotto è costato migliaia di posti di lavoro e circa un miliardo di euro.

Poi, De Siervo parla dell'iniziativa di sensibilizzazione che sarà promossa durante le prime due giornate del campionato:

Sugli schermi tv e allo stadio, nelle prime due gare di Serie A, verranno trasmesse immagini e filmati contro la pirateria. Non semplici slogan, ma un richiamo serio a tutte le coscienze di chi tiene al calcio. Guardare illegalmente una partita significa privare delle risorse essenziali la Serie A. Se il fenomeno non venisse ridotto, il sistema rischia davvero di saltare.

Infine, l'ad rivela:

E' finito il periodo in cui si combatteva la pirateria colpendo solo chi organizzava l'illecito, oggi le Forze dell'Ordine andranno a colpire anche gli utenti finali, con pesanti sanzioni di natura economica. Chi usa il pezzotto rischia molto.