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La Russia è tornata ad affrontare una nazionale europea dopo oltre due anni

22/03/2024 15:37

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Il 14 novembre 2021 la Russia affrontò la Croazia in una sorta di spareggio per accedere direttamente ai Mondiali in Qatar: perse di misura nel finale, a causa di una sfortunata autorete di Kudryashov, e ad arrivare primi nel girone furono così Modric e compagni. La nazionale russa avrebbe dovuto affrontare la Polonia (e poi, eventualmente, la vincente di Repubblica Ceca-Svezia) nei playoff per staccare il pass per il Qatar, previsti per il mese di marzo del 2022: partite che tuttavia, come è noto, non avrebbe mai giocato, poiché in seguito esclusa dalla FIFA a causa dell'invasione dell'Ucraina. Da allora, la Russia è stata estromessa dalla UEFA anche dalla Nations League e dalle qualificazioni per EURO 2024; l'anno scorso è tornata a disputare incontri amichevoli riconosciuti dalla FIFA, ma mai contro avversari europei. L'ultimo precedente contro una nazionale del Vecchio Continente rimaneva quindi quella sfida con la Croazia risalente ormai a quasi tre anni fa.

Fino a ieri, quando la Russia ha ospitato a Mosca una nazionale tradizionalmente "amica" come la Serbia, rifilandole un sonoro 4-0. La gara, condizionata dall'espulsione subita dagli ospiti già nel primo tempo (rosso diretto a Gajc, terzino che milita peraltro nel CSKA Mosca, per un fallo da ultimo uomo), ha visto salire in cattedra entrambi i gemelli Miranchuk. Anton, fantasista della Lokomotiv in procinto di trasferirsi in Europa Occidentale, ha portato avanti i padroni di casa dal dischetto e si è reso protagonista di diverse giocate d'alta scuola. L'atalantino Alexey, rilanciatosi alla grande con la sua squadra di club ed entrato in campo nella ripresa, ha siglato la rete del momentaneo 3-0, concludendo una bella azione corale che ha coinvolto anche Golovin e il semi-esordiente Gorshkov. Sono andati a segno per la prima volta con la maglia della Sbornaya anche Osipenko, difensore centrale in forza al Rostov, e Sergeev, prolifico attaccante di proprietà dello Zenit, con quest'ultimo che ha fissato il punteggio sul definitivo 4-0.

Nella Serbia, che prenderà parte ai prossimi Europei, l'infortunato Vlahovic è stato sostituito dal milanista Jovic, apparso tuttavia in ombra. Hanno trovato spazio anche altri "italiani" come Kostic e Samardzic, così come vecchie conoscenze del nostro calcio come Lukic e Sergej Milinkovic-Savic.

L'incontro ha avuto inevitabili ripercussioni anche politiche: sugli spalti c'erano i Ministri degli Esteri di entrambi i paesi - il russo Sergey Lavrov e il serbo Ivica Dacic - oltre a celebrità quali il regista Emir Kusturica, che ha dichiarato di voler presto dirigere un film in lingua russa.

Prove di distensione da parte dell'UEFA (che ha dato l'ok per il match) o semplice propaganda russa? Solo il tempo ce lo dirà.

Alberto Farinone


Tags: serbia russia Miranchuk

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