La mossa del Napoli per arrivare a Dybala: pro e contro della trattativa

"Piace a tanti, perché ha le qualità per dare le soluzioni alla squadra. E' un giocatore tecnico, che ha estro e fantasia. Grandissimo piede, batte benissimo i calci piazzati, fa gol. Cercheremo di farlo crescere di un po', poi è perfetto nel modo di essere calciatore da squadra forte". Così parlò di Paulo Dybala ieri Luciano Spalletti. Non è sfuggito a nessuno quel passaggio "cercheremo di farlo crescere", come se fosse già realtà quello che al momento è più di una suggestione ma ancora meno di un affare chiuso.

Con la cessione ormai certa di Koulibaly al Chelsea De Laurentiis sa di aver bisogno di una mossa ad effetto per ravvivare una piazza perplessa. L'addio di Insigne e del senegalese segnano la fine di un ciclo: nessuno più dei giocatori dell'era Benitez è rimasto, a meno che Mertens non faccia dietrofront ed accetti le offerte di rinnovo (un anno a 2,5 milioni netti). Si volta pagina e per farlo serve un nome che accenda la tifoseria. Chi più del mancino argentino cui si potrebbe destinare l'intero tesoretto (60 milioni lordi) che era destinato per Koulibaly?

La Gazzetta scrive che la trattativa  ancora è in una fase embrionale ma sottolinea che

"si segnala negli ultimi giorni un contatto diretto di Luciano Spalletti col fantasista argentino. Uno di quei colloqui magari ufficialmente da smentire ma che di fatto comporta l’avvicinamento del club al giocatore, per fargli capire come la scelta sarebbe importante. Ci sono i presupposti per entrare nel dettaglio di una trattativa che non sarà semplice. Perché potrebbe spuntare qualche vecchio-nuovo concorrente che potrebbe giocare al rialzo sull’ingaggio. E De Laurentiis è refrattario alle aste. E poi perché per la questione diritti di immagine – il club li tiene tutti per sé – ci sarà bisogno di tempo, visto che i contratti del gruppo Filmauro sono sempre parecchio complessi e superano di fatto le 100 pagine”