La Juventus di Allegri fa tremare la Champions League, giusto sognare

Juventus, la vittoria di Allegri

Vittoria scaccia crisi, semmai ce ne fosse una. Scaccia tensioni, quelle sì. Il successo della Juventus sul Porto che ha messo più che un'ipoteca sul passaggio ai quari di finale di Champions League ha più di un risvolto ma soprattutto, scontato dirlo, è una vittoria di Allegri assoluto protagonista prima, dopo e durante la partita vinta al Dragao dai bianconeri.

PORTO-JUVENTUS, ALLEGRI FOR EVER! Non ha sbagliato nulla il tecnico della Juve. Il riferimento al caso, o caos, Bonucci, è inevitabile. Lo aspettavano tutti al varco, tifosi e addetti ai lavori. Ha avuto ragione lui perchè lo spogliatoio, a meno di ribaltoni futuri, non si è spaccato. Perchè Bonucci mordendo il freno in tribuna ha sofferto e esultato con i suoi compagni anche se da lontano. Perchè Barzagli e Chiellini sono una sicurezza, come anche Rugani e Benatia. Perchè la disciplina viene prima di tutto. Max ha messo fuori il suo difensore migliore nella partita fin qui più importante della stagione seppur contro una squadra che sul campo ha deluso ma veniva da un ruolino di marcia in Champions tutt'altro che deludente.

JUVENTUS, LE SCELTE OK DI ALLEGRI Partita tatticamente impostata alla perfezione. Il Porto si è rivelato ben poca cosa anche nella mezz'ora prima l'espulsione di Telles. Solo la mancanza di un po' di cattiveria, qualche leziosismo di troppo negli ultimi 16 metri, ha privato la Juve di una goleada che sarebbe stata sacrosanta. La ciliegina sulla torta sono stati ovviamente i cambi di Allegri. Anche qui, linciato sui social al momento dell'uscita di Cuadrado (erano in molti a volere che uscisse un opaco Mandzukic). Ed invece ha avuto ragione ancora una volta lui con Pjaca che da lì ha sfondato dopo che il colombiano e Lichtsteiner avevano abbondantemente lavorato i portoghesi sul fianco sinistro (rosso a Telles di cui sopra). Sempre in questa direzione l'ingresso di Dani Alves che ha segnato il secondo gol.

JUVENTUS E IL SOGNO CHAMPIONS La prima prova del nove del nuovo modulo a "5 stelle" pensato e studiato per l'assalto alla Champions ha dato esito positivo. Ora bisogna ovviamente aspettare dimostrazioni di rango migliore, magari anche in Italia visto che fino al ritorno (una formalità) e al prossimo turno, la Juve affronterà il Napoli in Coppa Italia e il Milan in campionato. Resta comunque la sensazione che Dybala sia comunque in crescita, anche se ancora poco decisivo (e preciso) ma soprattutto Allegri abbia trovato la collocazione per far rendere al meglio Pjanic che affiancato da Khedira riesce a fare entrambi le fasi, impostazione ed anche interdizione, senza l'assillo di dover essere sempre e solamente il Pirlo della situazione. La Juve deve trovare però il modo di servire meglio Higuain, ieri un po' perso tra la difesa asfissiante del Porto dove anche Mandzukic non ha trovato spazio per far salire i giri del motore.

PJACA, SCOMMESSA JUVENTUS Una parola finale la merita di certo Pjaca che si è sbloccato nel giorno più importante, per lui e per la Juve. Le doti innate devono essere allenate per esplodere. Anche qui sembrano serviti i rimbrotti di Allegri in allenamento e in conferenza stampa. Anche qui una vittoria dell'allenatore bianconero. Ma questo lo abbiamo già detto. Semmai ce ne fosse stato bisogno, Allegri si è ripreso la Juventus. Adesso bisogna cercare di prendere la Champions League...

Luca Fusco