La Juventus dei capolavori, da Allegri a Buffon e Dybala

JUVENTUS ALLEGRI -

La notte magica dello Stadium la sognava tutto il popolo della Juventus ma per farla passare dal mondo dei sogni a quello della realtà Allegri ha dovuto passare per tante critiche e qualche sfottò. Per arrivare al top nella sfida che contava davvero, quella col Barcellona dei fenomeni, bisognava sacrificare qualcosa nelle partite precedenti. Così si spiegano il pari del San Paolo con il Napoli con una prova piuttosto rinunciataria ed anche l'indolore sconfitta in coppa Italia sempre contro gli azzurri a Fuorigrotta. Per realizzare il suo capolavoro in Champions Allegri ha tenuto conto di tutto: delle energie da spendere e da risparmiare, del turnover intelligente, dei calcoli sia in campionato che in coppa Italia. Risultato? Avanti su tutti i fronti. In campionato la Juventus resta prima a distanza rassicurante dalla Roma, in Coppa Italia è in finale ed in Champions è vicina alla semifinale dopo il 3-0 schiaffato in faccia a Messi, Suarez, Neymar e tutto il mondo azulgrana. Ora chi ironizzava sullo “spettacolo che si fa al circo” potrà avvelenarsi anche ma la realtà è che l'allenatore bianconero ha compiuto l'ennesima impresa di un'avventura che lo ha già di fatto consegnato alla storia di questo club. Una rivoluzione che parte da lontano, da quando per non rinunciare a nessuna delle sue stelle offensive ha cambiato modulo, spostando Mandzukic ala e prendendo il coraggio a due mani al punto da presentarsi spesso con una formazione super-offensiva: tutti dentro, Alex Sandro e Cuadrado che sono più esterni offensivi che tornanti, Pjanic più Dybala, Higuain e Mandzukic. E ciò senza far mancar nulla a una difesa che resta tra le migliori al mondo. Un capolavoro di tattica che fa di Allegri il n.1 in Italia e non solo. L'opera è solo a metà, chiaro, perchè resta da giocare il ritorno al Camp Nou ma la sensazione di solidità, di forza e di superiorità mostrata ieri dalla Juventus è stata imbarazzante contro un Barcellona involuto e cui Chiellini, Bonucci e soci hanno messo la museruola. Sognare il triplete si può ma un obiettivo è stato già raggiunto, questa Juventus fa sognare anche chi fino a ieri parlava di squadra poco spettacolare.

JUVENTUS ALLEGRI BUFFON - Tra i segreti c'è ovviamente anche la difesa e sicuramente anche Buffon, decisivo ieri in alcuni interventi. Il portiere ha parlato a Sky e ha raccontato: “La parata più difficile ieri sera? La parata su Iniesta. È stata molto difficile secondo me, perché è una parata d'istinto. È una parata di tempismo. È una parata di momenti e come se fosse un duello fra te e l'avversario. Una specie si danza dove devi capire il momento in cui devi tirare fuori l'arto, in questo caso il braccio sinistro. E non lo puoi fare troppo presto, perché se no altrimenti daresti un'indicazione importante a lui e devi essere pronto a reagire a qualsiasi tipo di sollecitazione. E poi per il momento della partita, eravamo 1-0. Però come dico sempre ho la fortuna di giocare in una grande squadra composta da campioni e se voglio continuare ad avere una reputazione importante come quella che ho sempre avuto devo fare queste parate e questo deve essere la normalità". 

Stefano Grandi