L'invasore del derby picchiato dallo steward vuota il sacco

Lavora (va) come cameriere nel catering di San Siro e si chiama Alessio Guidotti. E' lui l'invasore di campo durante il derby di sabato scorso tra Inter e Milan. Per quel gesto, oltre alle tante botte prese da uno steward fin troppo solerte (è stato «salvato» dai giocatori in campo, che sono intervenuti fermando gli steward) ha preso un Daspo di cinque anni.

Un gesto esagerato da parte sua, che ha raccontato a «Fanpage», ma ha anche rivelato che denuncerà gli steward: «Sono stato placcato in malo modo. Mi hanno fatto male perché mi hanno picchiato, mi hanno tirato dei pugni. Li denuncerò per aggressione. Perché io sono allenato e va bene, ma a una persona più anziana avrebbero fatto male veramente. So di aver sbagliato, ma l’ho fatto per una cosa importante. Era una protesta per il lavoro precario di giovani come noi che lavorano per pochi soldi e per contratti di poca durata. Io abito nelle case popolari con mia madre e dobbiamo darci da fare per tirare avanti, non è un gioco».

«Sabato prima della partita stavo servendo di fretta. Erano entrati i giocatori e mi sono fermato un attimo. Un ragazzo mi fa: “Tu sei qua per servire, non sei qua per distrarti e guardare la partita. Quando è che ci porti i piatti?”. Non gli rispondi male perché sei lì a fare il professionista, sei un cameriere. Però, ci ho pensato tutta la giornata. Mi ha fatto sentire come quello che sono: sono uno degli ultimi che serve uno dei primi. E allora ho pensato “adesso levo la cravatta e divento un giocatore per un minuto”. Avrei potuto correre per cinque giorni, non mi avrebbero preso. Ho fatto la scena e me ne sono andato senza fare male a nessuno. Adesso un po’ mi fa male il naso, faccio fatica a sentire gli odori. Mi fa male un po’ la testa perché ho sbattuto quando mi hanno tirato i capelli»