L'Europa League per il Napoli è una chance o un ostacolo?

C'è chi sogna di alzare il trofeo e chi non vede l'ora di essere eliminato: Europa League croce e delizia dei tifosi del Napoli. La retrocessione nell'Europa minore viene vista in maniera ambivalente, a prescindere dal sorteggio che ha messo sulla strada della squadra di Sarri un Lipsia che è tutto fuorchè un avversario facile. Più lunga della Champions, più tortuosa per via delle date -si gioca di giovedì e questo comporterebbe spesso il posticipo in campionato al lunedì con gli stravolgimenti del programma allenamenti che tanto detesta l'attuale tecnico azzurro – con meno fascino della Champions e soprattutto con introiti nettamente inferiori, come viene considerata l'Europa League in casa azzurri? Sarri ha spostato la questione a febbraio, concentrato com'è per cercare di riprendere le redini di una squadra che sta girando a vuoto ma il tema si pone. Molti sostengono che questo Napoli è in grado di competere per vincerla, la coppa, e sognano il bis di quella notte di Stoccarda dell'89 quando Maradona alzò al cielo la coppa Uefa e la rivincita per la stagione sfortunata con Benitez quando il Dnipro (e un arbitraggio mediocre all'andata) negarono al Napoli la finale di Europa League. L'altra campana fa notare invece come le coppe tolgano energie fisiche e mentali e che per una rosa che deve far fronte a infortuni e calo di forma, potrebbe essere la mazzata finale per i sogni scudetto. Così com'è ora, il Napoli forse non è attrezzato per competere su tre fronti senza lasciare nulla per strada. Andare avanti in Europa potrebbe voler dire andare indietro in campionato, anche se c'è chi giustamente rabbrividisce a una resa a priori. Chiaro che il Napoli lotterà per vincere sempre, ma inconsciamente – a seconda di come saranno le cose a febbraio, quando tornano le coppe – il rischio di dare più importanza al campionato c'è. Tanto più che guardando il calendario c'è un'altro tema che fa riflettere. Dovessero superare il Lipsia e passare agli ottavi di Europa League gli azzurri si troverebbero a dover sostenere un vero e proprio ciclo di ferro. Di fatti il Napoli giocherebbe con la Roma il 4 marzo (da definire se in anticipo o posticipo) per poi affrontare l'andata degli ottavi di Europa League l'8 marzo, quindi ancora il campionato con l'Inter l'11 marzo ed ancora il ritorno di Europa League il 15. Ovvero due scontri diretti pesantissimi proprio a cavallo delle gare di coppa.

Stefano Grandi