Klopp: Il mio calcio, spettacolo e vittorie per non annoiare

“Voglio che la mia squadra vinca, punto e basta. Voglio un calcio spettacolare, perché questo sport esiste solo per intrattenere il pubblico. Se la gente viene due volte e si annoia, non la vedi più. Anni fa parlavo di 'heavy metal football', ma non so neanche più perché. Mi piace lo spettacolo: quando sono in una stanza con altra gente, voglio sempre che l'atmosfera sia migliore rispetto a quando non ci sono. Lo stesso vale per il calcio”. Jurgen Klopp, alla vigilia della gara di semifinale di Europa League contro il Villarreal, racconta la sua filosofia al sito dell’Uefa. Il tecnico del Liverpool non si fida degli spagnoli: “È una squadra forte ed è quarta in campionato, pur arrivando da una piccola città. È chiaro che dietro il suo successo ci sono persone intelligenti. Dobbiamo giocare con audacia: siamo in semifinale e ce lo siamo meritato, ma ora dobbiamo dimostrare di avere le qualità per andare avanti”. L’allenatore tedesco torna sul clamoroso 4-3 alla sua ex squadra, il Borussia Dortmund, nei quarti: “Sinceramente ci stava anche il pareggio, ma ho guardato l'orologio e ho pensato: 'Oh, siamo al 77', manca ancora un po''. In ogni caso non me l'aspettavo, non puoi prevedere un miracolo. Il gol alla fine è stato più uno shock che una gioia. Al triplice fischio ho visto tutti sorridere e mi sono reso conto che era una serata speciale: non te ne capitano 500 nella vita, se ti va bene te ne capitano 10. Il giorno dopo è stato completamente diverso, perché di solito ti alzi e pensi: 'Che bello!'. Stavolta non ero in forma e non capivo perché, ma poi ho pensato: 'Ah sì, loro hanno perso'. Ho passato sette anni meravigliosi a Dortmund e sapevo come stavano i giocatori, cosa avrebbero fatto in hotel al rientro e la mattina dopo a colazione”.