Per più di un mese ancora sarà lui a decidere dove giocherà "da grande". Joshua Zirkzee fino ai primi di luglio è padrone del proprio destino vista la clausola da 40 milioni che gli permette dei trattare direttamente con eventuali acquirenti. Da tempo i dirigenti della Juventus sono in contatto con l’olandese e giocano la carta della presenza di Thiago Motta per cercare di controbattere all’offerta economica dell’Arsenal, che è pronto a mettere sul tavolo della trattativa un quadriennale da 6 milioni a stagione più bonus ma il futuro dell'attaccante è tutto ancora da scrivere.

Zirkzee ringrazia Thiago Motta

Intervistato dal Corriere di Bologna Zirkzee si confessa: "Futuro? In questo momento la mia testa pensa al Bologna, farò solo quello che ha senso per il mio cuore. Devo ringraziare Motta, mi ha aiutato tanto. Io e lui parliamo tanto, soprattutto per tenermi sul pezzo. Quando abbiamo capito di poter arrivare in Champions è stato bravo a non caricarci di tensione e a spiearci bene cosa dovevamo fare".

Il bilancio della stagione di Zirkzee

Il bomber continua: "Sono fiero e felice, i momenti migliori sono stati appena prima di Natale, quando abbiamo battuto Roma, Inter e Atalanta e la sfida contro il Napoli al Maradona: là ci siamo resi conto di avere grandi possibilità di entrare in Champions. Quando ho lasciato il Bayern mi sono voluto subito misurare con un campionato difficile come quello italiano, il club aveva già un ottimo progetto riguardo l'Europa ma nessuno pensava che sarebbe potuta andare così".

Che sia con la maglia del Bologna o con altre casacche Zirkzee freme per giocare la Champions League: "Ok, non conosciamo la competizione, ma il livello sì, perché la serie A è di alta qualità, difficile. Sarà una grande sfida, molto eccitante. Sognavo di giocarla fin da bambino, l’ho vinta con il Bayern Monaco, ma ora sarà eccitante giocarla, perché con il club tedesco è come se non l’avessi fatto. Adesso invece ci sarò io in campo a vivere il momento".

Infine le ultime considerazioni: "Il segreto del Bologna? Il gruppo. Siamo giovani e affamati e ognuno è leader a modo suo: ho imparato tanto da Lollo De Silvestri, che fin da subito mi ha convinto che avevo le capacità per essere un leader. L'anno prossimo giocheremo contro i giocatori più forti del mondo ma non ho paura, devo credere di poter arrivare a quel livello. La Nazionale? Senza l'infortunio me la sarei potuta giocare per l'Europeo, è una mia sensazione. Ma non mi abbatto: ci saranno altre opportunità". 

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