Juventus, una coppa maledetta: la delusione continua

Un film già visto, dall'epilogo amaro. Dalla tragedia dell'Heysel alle finali perse, tante, troppe, alle occasioni sprecate come quella di ieri col Bayern. La Juventus si ritrova a piangere, ancora una volta in Champions League o Coppa Campioni che dir si voglia.

E fa ancora male pensare a come ieri stava andando, a come sarebbe potuta andare fino al gol di Mueller che ha spento un sogno aprendo l'anticamera di un incubo che si è materializzato nei gol di Thiago Alcantara e di Koman. Già, il gol dell'ex che fa ancora più male. Come l'impresa sfumata di cui è difficile analizzare le cause e i motivi perchè come ha detto Allegri: "il calcio è bestiale". Puoi dominare 70' come ha fatto la Juve ma se abbassi la guardia contro una squadra contro il Bayern ne puoi prendere 2 in 20 minuti, 4 in poco più di mezz'ora.

E non serve nemmeno pensare ai "se" e ai "ma" che dominano il mondo del calcio soprattutto nella mente di chi ha perso in maniera così bruciante. Già, la Juve ci è abituata a questi "se" e quest "ma": il gol regolare annullato a Morata, l'occasionissima divorata da Cuadrado e poi bissata dallo stesso Morata, addirittura i gol che i bianconeri con Mandzukic, Sturaro e Bonucci avrebbero potuto fare negli ultimi 5' dei supplementari riaprendo la partita e il discorso qualificazione. Niene di tutto questo così come oggi fa specie criticare i cambi di Allegri che ha provato a dare freschezza con Sturaro, Pereyra e Mandzukic ma ha visto la squadra di botto rinunciare al gioco, forse perchè stanca, forse perchè ancora una volta la Juve ha avuto paura di vincere, di sfidare il fato, di sfidare quella coppa dalle orecchie tanto grandi quanto maledetta. Ci riproverà di certo, il prossimo anno la Juventus, come l'anno scorso e come l'anno prima. Perchè il bello del calcio è che ti dà sempre un'occasione per riscattarti. Anche se oggi, come ieri sera, fa male, fa molto male nonostante l'orgoglio, nonostante la testa alta. Maledetta Coppa...

Luca Fusco