Juventus, un primato da Allegri a Zaza passando per Barzagli

"Pazienza, determinazione e un po' di buona sorte; i ragazzi son stati bravi, ma è ancora lunga!" Nel classico tweet post partita di Max Allegri si capisce tutto lo spirito che ha portato la Juventus ad un rimonta che ha dell'incredibile, sublimata dalla vittoria-sorpasso sul Napoli ciliegina sulla torta di 15 vittorie consecutive che sanno di record, che sanno di scudetto, che sanno di forza impressionante.

Il Napoli ha meritato quanto la Juve perchè pari con i bianconeri ha giocato lo scontro diretto di ieri. Ci si è messo il tito di Zaza, la deviazione di coscia di Albiol a trasformare una serata quasi normale da 0-0 in una vittoria cruciale sulla via di un 5° incredibile scudetto bianconero.

Incredibile fino a 15 partite fa, quel ko col Sassuolo così dirompente quanto spartiacque di una stagione che la squadra di Allegri ha rivoltato come un calzino. Proprio lui il "conte" Max l'ha azzeccata ancora con una partita perfetta, preparata al meglio per bloccare non tanto Higuain ma soprattutto la sua fonte di ispirazione, Insigne e Callejon. La mossa di schierare Cuadrado (vista l'assenza di Chiellini) col passaggio al 4-4-2 ha finito per limitare l'estro dello scugnizzo napoletano. Lui e non il colombiano obbligato a raddoppiare in fase di non possesso. E poi il rischio Khedira che ha dato ordine al centrocampo dando una mano a Marchisio nello scontro diretto con Jorginho e Allan. Dal piede del tedesco recuperato a tempo di record è partita l'azione del gol di Zaza.

Inutile rimarcare la serata da "professore" della difesa di Barzagli, sempre preciso, sempre attento, unico difensore finora riuscito nell'impresa di "annullare" il bomber El Pipita rimasto a secco sia di gol che di tiri in porta.

In una serata in cui gli attacchi hanno brillato poco le cose migliori le ha offerte Pogba, una palla sprecata da Dybala, meno preciso del solito. Ma la Juve ha dimostrato di avere una panchina più lunga del Napoli e forse questo farà la differenza nella corsa scudetto ora che riprenderanno anche le coppe. Allegri, nonostante le assenze di Mandzukic, Chiellini, Caceres e poi il ko di Bonucci, ha messo dentro l'ottimo Rugani ma soprattutto Alex Sandro e Zaza. Da Kedhira al brasiliano, quindi Evra e la palla a Zaza che ha fatto il resto.

E' una Juve da primato, è una Juve da record, è una Juve da quinquennio tricolore. Napoli permettendo s'intende.

Luca Fusco