Juventus, Llorente: Morata bravo ora la concorrenza è più forte

Dato troppo presto in fase calante Fernando Llorente ha dato ragione con le sue ultime prove ad Allegri, che ha sempre avuto fiducia in lui. Il bomber di Pamplona lo sta ripagando con i gol ma è innegabile che l’arrivo di Morata ha avuto una doppia conseguenza su di lui: alla Juve non ha più il posto garantito ed in Nazionale è stato soppiantato proprio dall’ex Real. Parlando ad Onda Cero Llorente ha ammesso: “Mi piacerebbe tornare in nazionale, lo vorrei, ma è l'allenatore che decide, è una questione di scelte e ora ha scelto un altro, il mio rapporto con Del Bosque  è sempre stato eccezionale, non è successo nulla tra di noi, è una questione di scelte, ora ha scelto un altro, ha preferito chiamare altri". Come Morata, che ora è suo compagno in bianconero: “Lo vedo molto bene, si è adattato velocemente al campionato italiano, non è facile, è stato molto bravo. E' un grandissimo giocatore, è partito forte, alla Juve c'è un sacco di concorrenza , la Juve è un grande club . La buona notizia è che ci sono un sacco di partite, tutti possiamo essere utili e importanti". Il 7-0 al Parma ha visto anche Llorente tra i goleador di giornata: "Sono molto felice, abbiamo segnato gol subito ed è stata poi una gara a viso aperto con tanti gol, molto bene. Abbiamo vinto anche con l'Olympiacos, in Champions, ci siamo giocati tutto era una partita da vita o more, se non vincevi la qualificazione sarebbe stata poi molto complicata. Non potevamo fallire, era la gara verità, le cose all'inizio non erano andate molto bene, ma siamo riusciti a reagire e invertire la gara.  In quella partita sono entrato dalla panchina, ho dato il mio contributo, io cerco sempre di aiutare la squadra e sono contento anche quando entro dalla panchina". Ora la testa è alla Champions: "I tifosi vogliono che si faccia bene in Europa, visto che sono tre anni che vinciamo in campionato. Abbiamo avuto la sfortuna di iniziare male il girone, siamo destinati a vincere a Malmoe e poi con l'Atletico, sarà difficile".

Stefano Grandi