Juventus, caos bilancio: arrivano anche le parole di Dybala

Il terremoto che ha scosso il CdA della Juventus e tutto il mondo bianconero sembrano decisamente lontano dall’assestarsi. La Vecchia Signora si trova a fare i conti con una situazione che rischia di essere molto grave e nelle ultime ore emergono nuove testimonianza di quanto sia avvenuto nel corso degli ultimi anni. Repubblica ha infatti deciso di pubblicare ampi stralci dell’interrogatorio che Paulo Dybala ha avuto con la Procura di Torino lo scorso 24 marzo nel quale si parla degli stipendi non pagati durante l’emergenza Covid. 

Era un periodo confuso. Ricordo che dovevamo decidere, se accettare o meno, tutti insieme. Tanta gente pensava che noi avessimo rinunciato a quattro mesi e nessuno sapeva che noi avremmo preso tre mesi pagati più avanti. Non ricordo quante volto ho firmato ma ricordo con esattezza che quando ho firmammo la scrittura sulla riduzione avevamo già raggiunto l’accordo con la società. In una rinunciavamo e nell’altra riprendevamo tre mensilità. Di fatto prendevamo il doppio alcuni mesi della stagione successiva. La seconda manovra? In quella ognuno decideva per sè. Io volevo ricevere lo stipendio tutti i mesi. Poi il mio gruppo di lavoro mi ha detto: meglio se lo facciamo, abbiamo un buon rapporto con la società, per avere migliori prospettive per il rinnovo.