Juventus, Allegri: Tutto chiarito con Lichtsteiner, credevo volesse cambio

Prima era stato Dybala a contestarlo platealmente rifiutandosi di dargli la mano dopo un cambio, l'ultima volta è toccato a Lichtsteiner che, dopo la sostituzione nella gara con l'Inter, è stato pescato dalle telecamere mentre sacramentava ma Massimiliano Allegri non sembra toccato dalle polemiche. Alla vigilia del recupero con il Crotone il tecnico della Juventus sfodera la sua consueta flemma e scherza subito mostrando un cerotto sulla fronte: Mi hanno tirato una freccetta e mi hanno preso qui. Sono stato sempre sotto mira e qualcuno alla fine mi ha preso". Poi si fa serio e dice: "Prima che mi facciate la domanda, per il cambio, con Stephan, è tutto chiarito, c'è stato un malinteso. Lui ha alzato la mano, credevo volesse il cambio, perchè era morto. Poi è entrato Dani Alves e le cose si sono sistemate". Domani comunque toccherà ancora all'ex Barcellona, con lo svizzero che riposerà. Mancherà lo squalificato Cuadrado: "A destra può giocare Dybala, come fatto in qualche spezzone di partita, così come può farlo Pjaca che lo fa con la Nazionale. Sicuramente ci sarà qualche cambio a centrocampo dove ho gente fresca, ma sarà importante l'atteggiamento più che gli uomini. Non si cambia il modulo, solo gli interpreti". Con Mandzukic che nel nuovo ruolo sembra rinato: "Mario a sinistra è tornato giovane, così crede di avere dieci anni di carriera in più. Dobbiamo comunque ancora crescere nella gestione della palla e trovare più continuità nel gioco. Non è una partita facile col Crotone, ma abbiamo solo un risultato, perchè altrimenti i tre punti che abbiamo fatto con l'Inter vengono buttati a mare. E' un momento delicato della stagione, importante della stagione e decisivo della stagione". Il vantaggio in classifica c'è ma va tenuto gara dopo gara: "Il campionato è ancora lungo, ma andare a +7 significa avere due partite di vantaggio e dovremo gestire questo gap. Il finale di campionato sarà difficile, abbiamo il derby alla quartultima e dopo andiamo a Roma, dovremo essere bravi a gestire questo vantaggio".

Stefano Grandi