Juventus, Allegri torna a pungere l'Inter e chiarisce su coesistenza Yildiz-Chiesa

Massimiliano Allegri presenta la sfida di campionato tra Juve e Sassuolo: gli emiliani sono stati gli unici in stagione a piegare i bianconeri all'andata, con quel 4-2 segnato dalle papere si Szczesny e Gatti. Spiega il tecnico:

All'andata col Sassuolo non fu una bella serata, prendemmo quattro gol. È una squadra con grandi qualità tecniche nei singoli e un buon collettivo. Sarà importante giocare una bella partita sotto l'aspetto tattico, concedere poco e avere l'entusiasmo dato dai risultati. Rabiot sta bene, recuperato anche Chiesa che sarà a disposizione e sarà un valore aggiunto. Col Sassuolo, come successo a Salerno e in altre partite, chi entra dalla panchina potrebbe essere determinante. Anche Yildiz sta bene, come Milik e Vlahovic. A posto anche Kean che sta facendo un periodo di riatletizzazione. 

Il tecnico non vuole distrazioni:

Il girone di ritorno è molto più difficile rispetto all'andata e se si perdono punti poi è difficile recuperare. Coi ragazzi abbiamo parlato non dell'Inter, sanno che domani è una partita importante e che mancano tanti punti alla qualificazione in Champions. Dobbiamo guardare una partita per volta, prima il Sassuolo, poi il Lecce, senza fare conti e calcoli. Yildiz e Chiesa? Possono coesistere, in questo momento abbiamo degli equilibri e dobbiamo mantenerli. Rispetto all'andata siamo cresciuti nella consapevolezza, sia a livello tecnico che fisico. Il calcio vive di equilibri sottili, è sempre facile scivolare. Vedo entusiasmo nei tifosi e nell'ambiente, che è una cosa bellissima, ma l'euforia è pericolosa. 

Quindi nuove punzecchiature ai nerazzurri:

Due differenze con l'Inter. Loro sono una squadra costruita per vincere lo Scudetto, mentre la Juve ha iniziato un percorso diverso. Dobbiamo lavorare senza metterci nella testa l'ossessione di vincere. Siamo la Juventus, dobbiamo ottenere il massimo di quello che possiamo. Importante è essere consapevoli che il calcio non finisce il 25 maggio, la Juventus avrà cinque anni luminosi davanti. Finora abbiamo fatto 46 punti, che sono meritati perché abbiamo dei valori.