Juventus, Allegri: Non mi sono accorto sfogo Tevez

Quando si vince passa tutto in secondo piano. Anche le offese di un giocatore al tecnico. Così Massimiliano Allegri finge di non aver fatto neanche caso alle parole che gli ha detto Tevez al momento della sostituzione col Real ed elogia l’argentino: “Non me ne ero neanche accorto. Ha borbottato qualcosa ma ci siamo salutati senza problemi, quando un giocatore esce è normale si arrabbi. Ha fatto una delle sue stagioni migliori quest'anno è ha delle potenzialità per ripetersi”. Domani pomeriggio c’è il Cagliari ma la testa di tutti è ovviamente sul ritorno della semifinale di Champions anche se il tecnico bianconero prova a motivare il gruppo: “Abbiamo il dovere e l'obiettivo di superare gli 80 punti. Domani col Cagliari e col Napoli saremo in casa, poi due trasferte. Abbiamo ancora 12 punti”. Di fatto c’è che sarà una Juve-2 in campo: “Cambierò qualcosa, la squadra ha speso molto nelle ultime partite. Ho giocatori in condizione di vincere. Tutti hanno più o meno giocato, a parte Romulo. Anche lui potrebbe giocare". Così col Cagliari si potrebbe vedere dall’inizio questo 11: Storari; Padoin, Barzagli, Ogbonna, De Ceglie; Pereyra, Romulo, Sturaro; Pepe, Matri, Coman. Uno spezzone però dovrebbe giocarlo anche Pogba, che ha recuperato e verrà testato per Madrid. Si torna allora alla Champions, che finora è stata vincente anche senza il centrocampista francese: "È la dimostrazione che la società ha lavorato bene, che nella rosa oltre al gruppo storico ci sono stati innesti giovani e importanti che hanno avuto il tempo di ambientarsi e adattarsi alla Juventus”. Dopo aver difeso dalle critiche Pirlo ("Andrea è stato criticato ma ha giocato bene martedì. All'inizio ha sbagliato qualche palla di troppo ma ha finito in crescendo”) Allegri dice di non pensare ad una eventuale finale col Barcellona: “Ci auguriamo anche noi di arrivare in finale. Il Real è una squadra di altissimo livello e a Madrid dovremo fare meglio di martedì. Il Barcellona gioca un calcio straordinario, ha quei tre davanti che sono indemoniati. Un conto è farci due partite e un conto solo una". Escluso anche un vantaggio psicologico nei confronti del Real: "Non esiste, le gare di Champions sono diverse. Abbiamo fatto passare la vittoria della scudetto per la Champions, l'abbiamo vinto a 4 giornate dalla fine. In tanti non ci credevano ad inizio anno. L'atmosfera della Champions è straordinaria. Se sei bravo e un pizzico fortunato arrivi in finale, altrimenti vai fuori con una delle squadre più forti d'Europa. La Champions è strana. Per me è importante essere arrivati a questo livello in un'annata dove l'obiettivo era passare il turno e in cui nessuno si aspettava di arrivare a 95' da Berlino. Godiamoci il momento altrimenti nella vita non si gode mai di niente". Stefano Grandi