Juve, Tevez: Meglio il modulo di Allegri rispetto al 3-5-2 di Conte

L’ultimo cassetto lo ha chiuso Tevez. Sul passato “contiano” della Juventus. Se è vero che il record dei 102 punti ottenuto lo scorso anno dai bianconeri non è più raggiungibile, è innegabile l’abilità di Allegri che è riuscito a sopportare l’ingombrante eredità del suo predecessore e ora, mentre l’attuale ct si barcamena con i problemi della Nazionale e medita addirittura di interrompere anzitempo il contratto con la Figc, è l’ex Milan a godersi gli elogi. A partire proprio dai giocatori. Parlando a Filo Diretto, infatti, è proprio la stella più luminosa della Juve, Carlitos Tevez, a chiudere col passato come si legge su Tuttomercato: “Nel nuovo modulo possiamo fare cose diverse e si vede. Il 3-5-2 piaceva molto a Conte ma io mi trovo meglio con questo schema. Faccio quello che ho sempre saputo fare e ho più libertà". Lontano ancora il ritorno in Argentina, annunciato con largo anticipo, l’Apache ha altri obiettivi da raggiungere: "Dobbiamo essere campioni in Italia. Vincere tutte le tre competizioni sarebbe fantastico. Vincere per la quarta volta lo scudetto ci farebbe entrare nella storia perché nel calcio attuale non è facile. Il Pallone d'Oro? Lo vedo difficile solo perché ci sono grandi giocatori prima di me, giocatori che fanno gol tutte le domeniche. Fare gol in Italia è più difficile e io lo vedo lontano il Pallone d'Oro. La passione allo stadio è sempre la stessa qui in Italia e in Sudamerica, li sono più appassionati saltano e cantano sempre anche se non vinci. In Inghilterra è il più bello da giocare, non è tattico ma è fisico. Ti lasciano giocare anche di più gli arbitri. Qui si corre di più, è sia tattico che fisico”. Dopo un passaggio sul ritorno in nazionale ("Quando uno indossa la maglia della sua Nazione c'è un'altra pressione, ti rende felice e orgoglioso. Grazie alle prestazioni qui alla Juve sono tornato in Nazionale") Tevez giudica anche il mercato di gennaio: "Penso che faranno bene alla squadra. Matri e De Ceglie li conosciamo già, Sturaro invece è giovane ma potrà aiutarci".

Stefano Grandi