Juve-Napoli 1, Sarri: Vale per me come Sangiovannese-Grosseto

Una vigilia così non l’aveva mai vissuta sinora, anche se al Napoli capolista ha iniziato ad abituarsi da tempo. Juventus-Napoli però va al di là di tutto, come tensione, importanza e significato e Maurizio Sarri si presenta all’apparenza sereno nella conferenza pre-partita. Parole misurate, secche, ed anche paradossi, quelli del tecnico azzurro che – anche per togliersi l’etichetta del dilettante allo sbaraglio – dice: “Non provo nulla di particolare, mi ritengo fortunato da dilettante – con qualcosa che ci ha messo di suo – essere arrivato fin qui, non la ritengo la più importante della mia carriera: le 500 che ho fatto prima mi hanno permesso di arrivare qui. Per me Sangiovannese-Grosseto che decideva la C2 aveva la stessa importanza della gara di domani”. Miglior attacco contro miglior difesa, il tormentone di una stagione: “Una difesa solida è un punto di partenza importante, loro ce l’hanno per abitudine e da anni, noi stiamo cercando di costruirci delle certezze difensive, che sono però in divenire. La Juve è l’assoluta padrona del campionato italiano, e non solo in questi ultimi 4 anni, per noi è già motivo d’orgoglio giocarcela alla pari. Non ci accontentiamo però di questo, loro hanno maggiore esperienza per questo tipo di gara ma anche noi ne abbiamo 4-5 che possono prendere per mano i più giovani.  Non conta solo l’esperienza, altrimenti giocherebbe ancora Gigi Riva. Mi fido dei nostri, abbiamo la follia di andare lì’ a vincere”.

LA TATTICA -  Per i tifosi napoletani è da sempre una sfida particolare: “Mi dispiace che non possano essere a Torino, le pene collettive non hanno senso e ho detto la stessa cosa anche per la proibizione ai tifosi della Juve. Mi piacerebbe dar loro una bella soddisfazione ma ricordiamoci che mancano ancora 13 partite dopo. Penso che i nostri tifosi siano comunque  molto più maturi di come vengono descritti. Vogliamo portare a Torino l’orgoglio di questa gente e giocare anche per loro”. Gli occhi di tutti sono puntati su Dybala ma Sarri non sceglie tra chi  nel futuro sarà ancor più importante, ha un futuro grandioso ma non so chi potrà determinare la gara”. E’ anche la sfida tutta toscana tra lui e Allegri: “Nella Juve di Allegri c’è qualcosa di Conte e nel Napoli attuale c’è qualcosa di Benitez. Penso che la gestione di Allegri sia stata eccezionale, era difficile venire dopo l’era-Conte”. Sarri sa che se il Napoli non fa…il Napoli avrà problemi: “Abbiamo visto che quando non giochiamo alla nostra maniera abbiamo problemi. L’unica possibilità per uscire indenni è quella di giocare il nostro calcio, magari non ci riusciremo, magari staremo 70’ nella nostra trequarti ma non sarebbe una nostra scelta. L’unica speranza passa dalla prestazione, non dobbiamo essere tesi, in testa devono avere solo quello e poi accettare il risultato del campo. Non ho visto tensioni particolari e penso che la squadra si approcci alla sfida in maniera normale”.

L’ARBITRO - Allegri sembra indeciso sul modulo: “Che giochino a 3 o a 4 dietro cambia poco, sicuramente hanno un punto di forza sulle fasce e per loro l’ampiezza è più importante rispetto a no. Hanno Cuadrado in gran forma ma anche noi con Insigne e Callejon siamo messi bene, dovremo prenderci qualche rischio questo è sicuro”. Capitolo arbitri, ci sarà Orsato lo stesso dell’andata: “Sia lui che Rizzoli sono di assoluto valore, con Orsato ho avuto anche qualche discussione ma è un arbitro straordinario. In generale commento qualche episodio arbitrale ma non ho problemi con gli arbitri”. Chiusura serena: “Sappiamo che per la nostra gente non è una partita normale, dobbiamo avere la consapevolezza di avere una città dietro che ci segue tutto l’anno. Per il pari non firmo perché non firmo mai per niente, mi dà gusto la sfida, andiamo là e giochiamocela”.