Juve, manovra stipendi: Zampini non ci sta e va all'attacco

Dopo la chiusura delle indagini da parte della Procura della Federcalcio e le motivazioni inviate alla Juventus in merito alla cosiddetta "manovra stipendi", con il procuratore federale Giuseppe Chinè a chiarire come al club bianconero sia contestata la violazione del "principio di lealtà sportiva per i tre filoni di indagine", Maurizio Zampini, si sfoga sul web e scatena i tifosi. L'avvocato e opinionista di fede bianconera, su Twitter, cinguetta polemico:

L'onnipresente art 4 che vuol dire punti (da modulare a seconda di come andrà il 19), l'affidarsi sempre e solo alle conclusioni delle singole procure come fossero delle sentenze, il dibattere/ decidere su partner e stipendi dei giocatori ma senza partner e giocatori... Che paese

A stretto giro di boa arrivano puntuali i commenti dei tifosi. Qualcuno scrive: "È diventata una barzelletta. Di dubbio gusto", "DI ME**A. Dimentichi sempre la parte più importante", "A me fa specie vedere che nessun NON juventino che tanto predica onestà non spenda 2 parole su questo modo di indagare tipico dei regimi dittatoriali" e ancora: "Mercoledì ci ridanno i punti e poi ce li ritolgono moltiplicati x2", "Violazione lealtà sportiva come varie ed eventuali all'assemblea di istituto alle superiori", "Paese che ci odia e che giustifica tutto pur di punirci".

Infine, un tifoso ricorda a Zampini: "Dott. Zampini, le ricordo che è la stessa società per cui fa il tifo che ha deciso e firmato un contratto con la Figc, accettando di sottoporsi ad un certo tipo di giurisdizione. Le regole ed il codice erano già ben chiari ed esistenti prima di ogni illecito presunto".