16/10/2023 06:14
Due carriere a rischio unite da un comun denominatore: il vizio delle scommesse. Nicolò Fagioli e Sandro Tonali sono gli unici finora che ammettono di aver giocato sulle partite nell'ambito dell'inchiesta scommessopoli ed emergono nuovi particolari sulle loro vicende.
Sarebbe stato Nicolò Fagioli, che ha consegnato alla procura federale il cellulare e che si è auto-denunciato, a riferire al procuratore Chinè i dettagli sul dramma della ludopatia, ma anche la circostanza che l’applicazione per le scommesse illegali sul suo cellulare l’aveva ricevuta proprio da Tonali. «Non so se scommetta sul calcio», aveva risposto Fagioli alla domanda puntuale del procuratore.
Fagioli è arrivato ad avere un’esposizione pari a un milione di euro. Adesso è in terapia da uno psicologo che cura le dipendenze. Il dottore, fa sapere la Gazzetta dello Sport, si chiama Paolo Jarre. Ha accettato di farsi monitorare il conto corrente attraverso un tutor, come prevede la terapia.
Sandro Tonali si presenterà a breve davanti al procuratore federale Giuseppe Chinè per ammettere quelle scommesse che riguardavano il calcio e sono vietate per i tesserati. L'ex Milan si è reso conto che dal suo smartphone sarebbero emersi elementi concreti per l’inchiesta della procura federale e di rischiare un deferimento con una squalifica dal campo superiore a tre anni. “Confessando” potrà ottenere il dimezzamento della pena.