Juve, De Paola: Pirlo l'inizio della fine, non mi spiego decisione su Allegri

In molti hanno visto segnali incoraggianti dalla Juventus che ha tenuto testa al Paris Saint-Germain, senza tuttavia riuscire a evitare la sconfitta nell'ultimo impegno della fase a gironi di Champions League. Tra questi non c'è però Paolo De Paola. L'ex direttore di Corriere dello Sport e Tuttosport, anzi, è preoccupato per il futuro dei bianconeri, come confessato in diretta a Maracanà, su Tmw Radio: 

"La Juve è stata la peggiore squadra a qualificarsi in Europa League. Sono state eliminate altre con 6-5 punti, la Juve solo con 3. Capisco Capello e gli interessi editoriali, ma non credo che questa sia la strada. Si punta sui giovani perché c'è un problema sulla preparazione enorme, ci sono cose che non sono andate a livello di allenamenti e anche a livello medico. E lo ha denunciato anche Allegri. Ricominciamo dai giovani, ma se si infortunano come Iling...Credo siano solo parole di incoraggiamento, ma non vedo ancora nulla di positivo. Allegri è a 10 punti dal primo posto e con la zona Champions è a rischio, non vedo perché non si approfitti di questa sosta per cambiare tecnico. Non è solo Allegri, certo. La società ha sconfessato se stessa. Negli ultimi tre anni hanno buttato una squadra su cui doveva costruire il futuro, vedi Kulusevski, Romero, Demiral, Cancelo. Che stimoli possono avere giocatori di 35-36 anni? Va ricostruita proprio una mentalità, finito il ciclo dei nove scudetti non si è costruito nulla e ci si è affidati allo spirito di onnipotenza. La scelta di Pirlo è stata l'inizio della fine. Vanno poste le base per una ricostruzione futura. Il Derby d'Italia? L'Inter ha l'occasione per rilanciarsi definitivamente. Nell'ultimo anno e mezzo ha fallito tutti gli appuntamenti importanti questa Juve, non dimentichiamolo, ma può accadere anche qualche sorpresa".