Juve, Bonucci: Spero Tevez e Pirlo restino, con Khedira più forti

L’amarezza per la finale di Champions persa non è stata ancora smaltita ma Leonardo Bonucci prova a guardare avanti. Vuoi alla gara contro la Croazia con la maglia dell’Italia, vuoi al mercato della Juventus che già ha fatto registrare due grossi colpi con gli arrivi di Dybala e Khedira ma che è legato anche al possibile addio di Tevez. Dal ritiro della nazionale a Coverciano il difensore parla di tutto, partendo proprio dall’attualità: “Sono giorni di fuoco per la decisione di Tevez. Spero di ritrovarlo nello spogliatoio davanti al suo armadietto. Spetta a lui. Se resta avremo più possibilità di coronare il sogno europeo. Pirlo? Le sue sono state lacrime di dispiacere per la sconfitta, sarebbe stato leggendario vincere la Champions. Spero che Andrea continuai alla Juve, è anche un uomo spogliatoio che fa piacere avere con noi. Con lui la palla la metti in banca. Qui in Nazionale non manca l'entusiasmo, dato dalla voglia dei giovani di mettersi in mostra al pari della volontà di confermarsi dei vecchi. Khedira? Ha grande peso internazionale, giocatore di gran caratura, migliorerà il gruppo e le individualità". Poi il ricordo amaro di Berlino: “Non ci sono rimpianti perchè il Barca è stato più forte, deve essere un punto di partenza. Abbiamo dimostrato di essere all'altezza delle grandi d'Europa. Ora il livello va mantenuto cullandolo come un sogno. Bisogna azzerare e continuare ad avere fame di vittorie. C'è stata delusione di passare accanto alla Coppa e non poter alzarla. Quella Coppa non l'abbiamo vinta però da lì dobbiamo ripartire e deve essere uno stimolo per migliorare. I secondi posti non si festeggiano ma si cancellano. La medaglia? L'avrò buttata da qualche parte ma non so dove”. In tanti in Italia hanno festeggiato la sconfitta dei bianconeri: “I tanti anti-juventini per la finale? Sapevamo che se uscivamo sconfitti da Berlino gli anti-juventini non aspettavano altro. Fa parte del calcio ma conta per noi l'affetto degli juventini nel mondo, da applausi per come ci hanno accolto a Torino"