28/09/2021 11:50
Neppure il tempo di festeggiare l'archiviazione del procedimento disciplinare aperto dall'Uefa insieme ad altri club ribelli per la faccenda Superlega che Andrea Agnelli deve fare i conti con un'altra grana. La Consob, infatti, ha avviato ispezioni per far luce sulle plusvalenze con cui sono stati ceduti, in sede di mercato, alcuni giovani calciatori bianconeri. Lo si evince da un passaggio della relazione finanziaria annuale al 30 giugno 2021 della Juventus, secondo quanto pubblicato da Calcio e Finanza:
"Con lettera in data 12 luglio 2021, la Consob ha avviato nei confronti della Società una verifica ispettiva, attualmente in corso, ai sensi dell’art. 115, comma 1, lett. c), del TUF avente ad oggetto l’acquisizione, da parte dell’Autorità, di documentazione ed elementi informativi relativi ai proventi derivanti dalla gestione dei diritti dei calciatori".
La Consob ha deciso di far luce sui 43 milioni di euro di ricavi da gestione dei diritti dei calciatori, trenta dei quali frutto di plusvalenze per giovani promesse del vivaio quali Portanova e Petrelli, passati al Genoa, o come Tongya ceduto al Marsiglia. Altri sei milioni di euro sono invece frutto di prestiti. Qualora le ispezioni dovessero ravvisare elementi di punibilità, la Juventus e i suoi vertici - in primis il presidente Agnelli - rischierebbero grosso.