Juve, Allegri vuota il sacco su Milik, le critiche e retroscena spogliatoio

Non solo non vince più ma perde (quasi) sempre. La Juventus è in caduta libera e con essa anche Allegri, travolto sia dalle critiche per un gioco sempre più deludente che dalle polemiche per le sue intemperanze nei confronti dei rivali. Prima il Napoli ("oh, uno scudetto avete vinto, ammazza") poi l'Inter ("siete delle m..., voglio buttarvi fuori dalla Champions"). Imputato Allegri, si alza e si difenda. Si parte dalle critiche di Milik

"Ora bisogna stare zitti, come è capitato quando ci sono stati tolti 15 punti o in altre stagioni, ci sono 35 punti in ballo e parlare non serve a nulla. Dobbiamo reagire, abbiamo lasciato per strada un po' di punti al campionato. Il confronto con gli spogliatoi non c'è stato, si tirano fuori illazioni quando si perde perché la gente ha tanta fantasia. Ripeto: l'unica cosa da fare è lavorare per tornare a vincere, non parlare. Chi è che ha detto che è successo qualcosa dopo l'Inter? Ditemelo voi, ma poi ribadisco che bisogna pensare alla partita di domani"

Allegri non teme le critiche

"Per me è un divertimento, pensate quando non ci sarò più io. Mi stimolate davvero con le critiche. Nella sfortuna di non avere tanti giocatori al 100%, come lo stesso Vlahovic che viene da una pubalgia importante e aveva bisogno di tempo, c'è stata una fortuna. Grazie al lavoro fatto in 10 anni dal settore giovanile abbiamo tanti giovani, da Fagioli a Illing, che hanno fatto tante partite. Era difficile tornare qui e rivincere, l'anno scorso a un certo punto si parlava ancora di scudetto fino alla partita con l'Inter, abbiamo perso due finali in coppa Italia e in Supercoppa ma sono cresciuti anche tanti giovani. Non devo star qui a difendermi, non c'è niente di cui debba difendermi. Penso solo a lavorare come ho sempre fatto. Se a fine stagione la società non riterrà sufficiente il lavoro farà le sue considerazioni, com'è normale che sia".