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Juve, Allegri: Tanti cambi ma abbiamo rosa per rivincere titolo

22/08/2015 12:23

Juve, Allegri: Tanti cambi ma abbiamo rosa per rivincere titolo |  Sport e Vai
Ricomincia da uno scudetto e una finale di Champions Max Allegri. Fare meglio per la sua Juventus non sarà facile ma il tecnico bianconero non teme la pressione, né è preoccupato per un mercato che ancora deve portare l’ultimo regalo. Domani c’è la prima di campionato con l’Udinese ed il suo pensiero è solo sulla gara: “Credo che sia normale che la Juve sia ancora in fase di costruzione perché abbiamo cambiato molti giocatori, ne mancano ancora. Siamo in totale sintonia con la società, hanno fatto un buon lavoro. Affrontiamo queste due partite in fase di costruzione. Spiace per gli infortuni, soprattutto quello di Khedira. Valuteremo se Mandzukic sarà a disposizione per domani visto il colpo ricevuto in partitella. Preferisco non rischiarlo se non sta bene. Le gerarchie davanti? Ci sono Llorente e Mandzukic che sono i più esperti e 4 giovani. Non si può pensare che Zaza e Dybala arrivati da 1 mese possano conoscere alla perfezione meccanismi e compagni. Hanno tempo per crescere com'è successo a Morata e Coman. Non bisogna mettergli fretta, stanno lavorando bene e hanno tutte le qualità per diventare protagonisti". Le partenze di Tevez, Vidal e Pirlo pesano ma Allegri non se ne fa un cruccio: “Abbiamo condiviso con la società questo cambiamento. Tutti quelli che sono partiti facevano parte di un gruppo vincente, hanno fatto cose importanti, poi però ad un certo punto si deve decidere. Tevez voleva tornare in Argentina, Andrea ha fatto una scelta personale, Vidal aveva ricevuto un'offerta importante. Abbiamo cambiato portando a casa dei giovani italiani e di qualità, ci vorrà solo pazienza perché si conoscano sul campo. Siamo riusciti a portare a casa la Supercoppa e domani inizia il campionato". Nessuna replica a Mourinho che lo aveva rimproverato di parlare di Oscar e Ramirez, sotto contratto con il Chelsea ("L'ho detto, domani inizia il campionato, quindi sia meglio parlare del campionato") e qualche numero per esemplificare la “mission” da compiere: “Il calcio è fatto di numeri, per vincere il campionato devi fare 75-80 gol e subirne 20-25. Se riesci a fare questi numeri vinci il campionato". Sulle rivali per il titolo il consueto disco: “L'Inter, il Milan, la Roma si sono rinforzate molto e sono le favorite per lo scudetto. Non scordiamoci del Napoli, hanno mantenuto la rosa mettendoci dentro degli acquisti. La Fiorentina sta facendo bene, sarà un campionato più equilibrato dell'anno scorso e mantenere la testa della classifica fino al 16 maggio". Sulle differenze rispetto a un anno fa il tecnico juventino dice: “L'anno scorso sono arrivata e ho preso una squadra che aveva un'identità di gioco come voleva Conte, poi è cambiata. Quest'anno sono andati via dei giocatori e arrivati altri con altre caratteristiche. Devo mettere in condizioni i nuovi di dare il meglio, qualunque modulo si usi. Tutti gli anni sono diversi l'uno dall'altro. Il secondo anno al Milan non è stato da buttare: siamo arrivati ai quarti in Champions, abbiamo vinto la Supercoppa e duellato con la Juve. Non sono preoccupato, ho una squadra nuova e mancano dei giocatori importanti perché fuori. Credo che l'organico sia adatto per vincere di nuovo il campionato".  

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