Juve, Allegri: Dybala poteva bruciarsi, Morata non sia triste

L’ottava meraviglia della Juventus non fa perdere l’aplomb a Massimiliano Allegri che, dopo il successo sul Verona, resta con i piedi per terra. Parlando a Mediaset il tecnico bianconero dice: “Non siamo stati brillanti, ma abbiamo vinto una bella partita non concedendo niente al Verona, a parte un’occasione. In questo campionato vince chi sbaglia meno, ci vuole equilibrio, solidità mentale, raggiungere la maturità, abbiamo vinto, tra tre giorni abbiamo una trasferta, nelle ultime sette partite avremo cinque trasferte dobbiamo portare a casa due punti, più avremo partite in casa, per noi è importante arrivare alle ultime sei di campionato in ottima posizione, poi vedremo”. Sugli scudi Dybala, che ha sbloccato la gara e che è sempre più decisivo. E’ lui il volto felice di un attacco dove Morata s’immalinconisce in panchina e Zaza, autore del terzo gol, deve acconentarsi di ritagli di partite: “Io dico sempre che il calcio non è una scienza esatta, Dybala arrivato dal Palermo a 21 anni, ha giocato più dj tutti, in un momento difficile poteva essere bruciato, nel calcio è facile portare i ragazzi alle stelle poi buttarli giù dalla torre. I ragazzi li vedo e scelgo. Poi magari sbaglio, faccio tutto vedendo l'allenamento, con i ragazzi giovani vanno aiutati per migliorare in alcune fasi della partita abbiamo gigioneggiato e non va bene. Zaza sta facendo bene al primo anno in una grande con una media importante ,e i cambi sono importanti nella parità, Zaza sta sempre facendo bene come gli altri, come Sturaro, Rugani, questo è' importante ci sono tre competizioni. Morata non contento? Triste non deve essere, più uno è triste, lui le cose non gli vanno bene, non sta facendo gol ma l'anno scorso poi ha fatto lo stesso, ha fatto due gol decisivi in Champions. Tra Siviglia e Manchester ha avuto occasioni ma non ha fatto gol, deve lavorare come sta facendo per la squadra”.