Juve, Allegri difende la scelta di Milik e spiega perché ha lasciato Yildiz in panchina

Incassato uno scomodo pareggio per 1-1 con l'Empoli, Allegri in conferenza stampa ha difeso le proprie scelte fatte in campo con la Juventus, a cominciare da Milik che si è beccato un rosso lasciando la squadra in dieci, mentre Yildiz ha fatto panchina:

Sono scelte, Milik stava bene. Yildiz secondo me a Lecce non aveva fatto bene e aveva bisogno di rifiatare. Milik stava bene, serviva fisicità davanti però nel calcio succedono anche queste cose. Abbiamo preso un buon punto perché queste partite rischi di perderle, poi ci son le serate… L’errore di Miretti, la scivolata di Cambiaso, il gol preso passato in mezzo alle gambe di Locatelli e Bremer. Dobbiamo riprendere a lavorare e prepararci per l’Inter.

Poi ha aggiunto:

Rabiot e Chiesa dovrebbero essere a disposizione per domenica. Spogliatoio? La rabbia c’è, il dispiacere, l’amarezza di non aver vinto una partita in casa. Il calcio è anche questo, il punto di oggi è importante perché ci permette di allungare la striscia positiva. Squilibri arbitrali rispetto all'Inter? No assolutamente, a noi non coinvolge. Noi dobbiamo solamente pensare a giocare e a sbagliare il meno possibile. Non  dobbiamo avere contraccolpi, per noi essere lì vuol dire che stiamo lavorando bene e i ragazzi meritano di essere lì. Il pareggio in casa va chetato e può essere uno stimolo da martedì quando ripartiamo. Noi non siamo i favoriti, la favorita è l’inter da inizio anno.

Tornando all'esclusione dal ruolo di titolare di Yildiz, Allegri ha spiegato:

Molto semplice: quando un giocatore fa 5 partite bene, va sui giornali… Ti cala un attimo l’attenzione, tendi a rilassarti. Così l’ho visto dopo Lecce e infatti poi oggi quando è entrato ha fatto bene, Milik stava bene e in una partita del genere ho scelto lui. E ora rifarei la stessa scelta. Abbiamo poi cambiato quando sono entrati Iling e Yidiz però poi ho visto che dietro entravano abbastanza facilmente, allora ho preferito poi far fare la mezzala a Yildiz e da lì non abbiamo rischiato più niente.