Juve, Allegri contento dopo l'Atalanta. E spiega il flop di Rabiot e i cambi

La Juventus non va oltre lo 0-0 contro l'Atalanta in trasferta, ma il tecnico Allegri a DAZN ha espresso una certa soddisfazione dopo il match:

Sono contento della prestazione dei ragazzi e del punto fatto. Non era semplice, abbiamo fatto 60′ buoni ma potevamo fare meglio a livello tecnico e verticalizzare di più. Moise [Kean per la prima volta in quattro mesi partiva da titolare, ndr] era tanto che non giocava, Yildiz ha fatto bene, non avevamo peso specifico davanti. Abbiamo rischiato su una palla dove Gatti è andato nell’uno contro uno. Ora abbiamo una settimana per preparare il derby.

Allegri ha poi riconosciuto che si poteva creare di più nel primo tempo ed essere "più precisi e sereni". E aggiunto:

I ragazzi si sono compattati hanno fatto una bella partita. Non eravamo troppo convinti nel fare gol. Abbiamo due occasioni con Fagioli, lì si deve tirare da fuori. Anche per variare le giocate. Abbiamo pensato di più al possesso palla che a fare male.

Szczesny ha fatto una parata straordinaria, ma è tra i primi in Europa. Capitano le serate storte come a Sassuolo, ma non abbiamo perso per colpa sua. Locatelli? A Sassuolo è andato troppo in giro per il campo. Alla fine tocca più palloni e non va troppo in giro.

Rabiot è stato uno dei flop della serata, ma il tecnico ha voluto precisare:

Piano piano, ha finito in crescendo. Ci ho parlato in settimana, ha saltato la preparazione, ha avuto qualche acciacco ma è un giocatore di livello internazionale. Ha fatto una bella partita.

Poi sui cambi:

Chiesa veniva da tante partite e ogni ha pagato in lucidità. Le palle che ha avuto settimana fa sarebbe stato più pericoloso. Poi Bremer ha chiesto il cambio, potevo mettere Iling e potevo giocare senza centravanti mettendo un centrocampista in più.

Allegri infine ha tranquillizzato sul citato Bremer ("Ha avuto crampi sui flessori, ha chiesto di uscire. Niente di che") e ha concluso:

Neanche il Torino gioca le coppe, avremo una settimana per preparare la partita. In campionato si dice sempre chi è favorito o no, coppe o non coppe, dobbiamo rimanere attaccati ai primi 4 posti, per crescere anche in autostima.