Juve al match-ball scudetto, Allegri: Se non ci riusciamo domani niente drammi

Un punto e sarà scudetto. La Juventus vede il sesto titolo di fila, basta non perdere domani sera all'Olimpico contro la Roma per mettere il primo tassello del famigerato triplete. Allegri deve reinventare il centrocampo (out Marchisio, che potrebbe recuperare per mercoledì in coppa Italia e Khedira che verrà tenuto sotto una campana di vetro fino alla finale di Champions) ma non si fascia la testa: “Abbiamo Rincon, Sturaro e Lemina. Vanno fatti i complimenti ai ragazzi ma ancora non abbiamo vinto nulla. Non sarà facile perché domani ci sarà una partita tra due squadre che hanno giocatori di alto livello. Sarà una partita tosta, poi penseremo alla partita di Coppa Italia e poi a Cardiff. Bisogna fare un passo alla volta. Chiusa quella, se saremo stati bravi avremo chiuso, altrimenti penseremo senza spaccarci la testa alle gare successive ma vincere lo scudetto a Roma non ci darebbe una soddisfazione in più in ogni caso. Devo fare i complimenti a Roma e Napoli che stanno facendo cose straordinarie”. Il tecnico bianconero allarga il campo degli applausi anche ai colleghi che allenano all'estero: “C’è da fare i complimenti a Conte per quello che ha fatto, arrivare in un campionato nuovo e vincere non è facile. Mancini anche ha vinto in Premier, Ancellotti è il re di tutto perché ha vinto ovunque. La scuola italiana è una ottima scuola come la tradizione italiana lo stesso. I giocatori dei campionati stranieri vengono presi dal campionato italiano perché qui maturano. Gli italiani sono più bravi e più meticolosi nella fase tattica. Questa è la nostra cultura”. Della finale di Champions vorrebbe parlar poco: “E’ una esperienza diversa da due anni fa, ci siamo arrivati inaspettatamente quasi, quest’anno si vuole vincerla ma siamo sereni. Abbiamo delle partite prima da giocare, 3-4 giorni prima prepareremo la partita col Real. Bisogna arrivare con serenità e consapevolezza di poter vincere la Champions.”  Su Buffon Pallone d’Oro invece Allegri si sbilancia: “Gigi il pallone d’oro lo meriterebbe a prescindere del risultato di quest’anno. Carriera straordinaria. Totti? Hanno parlato tutti meno che lui, appena deciderà cosa farà si potrà fare un commento positivo sulla sua carriera. Ha illuminato il calcio italiano per 20 anni”.

Stefano Grandi