Jorginho: Lasciare Napoli scelta condivisa con club, Sarri è sempre lo stesso

"Mi manca il sole di Napoli, il cibo, il calore della gente, quando sei tanto tempo in un posto e ti trovi bene ti resta sempre qualcosa dentro. Mi sono trovato bene e mi mancherà sempre". Jorginho parla dall'aula magna di Coverciano e si sofferma sul suo passato in azzurro. "Perchè sono andato via da Napoli? Un insieme di cose, non c'è solo la volontà del giocatore ma anche della società, ci siamo parlati ed abbiamo deciso per il bene di entrambi. Non vedo una crisi del Napoli, da fuori faccio il tifo per loro anche se  con l'arrivo di Ronaldo è normale che la Juve sia sempre la favorita". Al suo posto Ancelotti nel Napoli sta alternando Hamsik e Diawara: "Hamsik è molto intelligente ma penso non abbia mai giocato prima da play, ci vuole un po' di tempo, dopo anni a fare la mezzala e a fare inserimenti non puoi fare tutto subito ma ha le qualità per farlo. I compagni li ho sentiti e mi parlano della differenza con Sarri: è la gestione, Ancelotti fa tanti cambi che Sarri non ha mai fatto ed anche la gestione degli allenamenti è completamente diversa da quello che ho capito". Sul suo momento al Chelsea il play dice: "Sarri ha cambiato gli orari di allenamento per far stare di più i giocatori con la famiglia? Ma chi l'ha detto? Non l'ho letto... (sorride), non ricordo di lavorare meno di quanto facevo a Napoli. Uguale. C'è poco da raccontare, lui è uno che cambia poco, fa fatica a cambiare perchè ha le sue abitudini, ci sta venendo incontro e stiamo ottenendo risultati. La Premier comunque è bella, quando arrivi e trovi 48 campi da calcio, questo spiega tutto... C'è differenza di ritmo e fisicità, mi sto trovando bene, mi piace molto, le gare sono a ritmo alto. Spero di vincere al Chelsea quello che non ho vinto a Napoli". Il Mondiale l'ha visto poco: "Ero troppo dispiaciuto per l'eliminazione ma penso possiamo tornare in alto, dobbiamo rimanere umili e lavorare, abbiamo margini di miglioramento con tanti giovani. Se questa sarà l'Italia di Jorginho lo dovete chiedere al mister. Abbiamo da imparare da tutti, dai più giovani a chi c'era già". Nella Polonia troverà da avversari Milik e Zielinski: "Mancini ci ha chiesto di giocare a calcio,di proporre un bel gioco. La Polonia è una squadra molto fisica, con tanta corsa, hanno giocatori di qualità come Lewandowski, Milik e Zielinski".