Jorginho, il rigore che toccava a Mertens e le gerarchie dal dischetto

"Rigori? Il mister dice sempre che siamo io e Jorginho a doverli tirare, lui ha tirato quando c'erano la mamma e la sorella e glieli ho lasciati, oggi non potevo lasciare" . Dries Mertens ieri aveva spiegato così la scelta di prendersi il pallone ed andare a tirare dal dischetto col Benevento. Due rigori e un gol su azione per il belga, anche se lo stesso Sarri aveva chiesto ad Hamsik di tirare il secondo (“non l'ho sentito” ha scherzato Mertens mentre il tecnico ha ammesso: “errore mio, pensavo che ad Hamsik bastasse un gol per il record di Maradona, Marek mi ha detto di no ed era giusto lasciarlo, era giusto sfamare l’animale ‘Mertens’, che è un affamato di gol”. Sul tema dei rigoristi è intervenuto a Radio Goal su Kiss Kiss anche Joao Santos, agente di Jorginho, che ha spiegato: “In questo gruppo sono tutti fratelli, e per i rigoristi c’è una gerarchia. Lui è il quarto: ci sono Mertens, Insigne e Hamsik prima di lui, ma se uno di loro non si sente pronto lui ci sarà sempre”. Il procuratore del regista ha poi aggiunto: “Il Napoli è primo in classifica, se il campionato finisse oggi sarebbe campione. Bisogna ragionare così, giornata per giornata: ci sono grandi possibilità di raggiungere obiettivi importanti in questa stagione. Jorginho ieri ha avuto maggiore libertà? È vero, ma non è stata comunque una passeggiata col Benevento. Il Napoli è stato superiore, ma riuscire a fare prestazioni del genere non è mai facile”.

Stefano Grandi