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Italia, Ventura: Anticipiamo l'inizio della serie A al 13 agosto

14/11/2016 10:02

Italia, Ventura: Anticipiamo l'inizio della serie A al 13 agosto |  Sport e Vai

VENTURA SERIE A 13 AGOSTO -

“Il via alla serie A il tredici agosto? Sì, ma sì, giocano tutti. Perché no”. Ora che è diventato ct dell'Italia Giampiero Ventura sta capendo tutte le difficoltà del ruolo e chiede una mano alla Lega per anticipare i campionati. Alla vigilia dell'amichevole di Milano con la Germania il ct dice: “L'ho già chiesto, egoisticamente dico che due gare non erano molte. In un momento di follia ho chiesto tre settimane, ma mi han chiesto se non ero da ricoverare. Quando ero allenatore di club non avevo chiare le difficoltà che si incontrano da questa parte. Per ora ho trovato grande disponibilità da parte di tutti, sarebbe importante giocare ad armi pari con le altre nazionali che iniziano prima i loro tornei. Se non hai la stessa condizione fisica soffri con chiunque". Poi Ventura torna sulla crescita dei boys azzurri: “I giovani vanno messi in condizioni di far bene ma senza fretta, dobbiamo difendere questo capitale. Sarebbe stato meglio avere una partita meno impegnativa domani, così è più complicato proseguire. Anche se è un'amichevole in realtà è una partita di cartello, Italia-Germania è pur sempre Italia-Germania ed è una rivincita di Euro 2016 anche per chi non c'era quella sera. Non c'è bisogno di grandi stimoli. Alla fine di questa partita dovremo fare verifiche su tanti aspetti. Interpretazione, personalità... incontriamo i campioni del mondo. Giocando con la Germania avrei voluto uno o due giorni in più. So che in Italia il risultato conta e inciderà ne giudizi".

VENTURA SERIE A 13 AGOSTO GIOVANI – Ventura torna su come vanno gestiti i giovani e spiega: “La prima gara che ho fatto in nazionale abbiamo giocato con la Francia, 48 ore prima non avevo ancora parlato con nessun giocatore. Non è stato tenuto conto di niente, abbiamo perso 3-1, si è parlato di disastro in una situazione ad armi pari, con tre gol bizzarri per come sono venuti. Il problema è tutelare i giovani, non è lanciandoli senza rete. Funziona così, la realtà è questa. Non mi piace, ma non si potrà mai cambiare. Inutile entrare nel merito. Se Romagnoli avesse toppato con la Spagna non sarebbe quello di ora, perché avrebbe avuto una situazione psicologica diversa da quella attuale. Le cose non vengono per caso". Col Lichtenstein l'Italia per la prima volta non ha preso gol, servirebbe una controprova più credibile contro i tedeschi: “In un discorso di crescita e programmazione dobbiamo tener conto di tanti aspetti, è un'amichevole di grande fascino e spessore ma è sempre un'amichevole dove il risultato è importante ma è ancor più importante cosa ci dice la partita sul piano della personalità. Loro sono la nazionale più organizzata al mondo, oltre ad essere i detentori del Mondiale. Questa gara ci deve dare la possibilità di aprire una finestra sul futuro”.

VENTURA SERIE A 13 AGOSTO BATOSTA – Il ct non teme di prendere una batosta con la Germania ma non riproporrà subito il 4-2-4 visto sabato: “Uno gioca al calcio e cerca di vincere, se ci riesce bene ma nessuna paura. Il problema è sempre lo stesso, se inizio un percorso tattico differente e la partita di Vaduz ci ha detto che si può fare, bisogna avere però il tempo per poterlo fare. La Germania è la più forte del mondo, il problema è quale difficoltà vado a creare nella crescita e nella convinzione di fare le cose, devo tutelare le convinzioni dei ragazzi senza esporli. Ogni cambio di formazione comunque sarà finalizzato a come saremo in campo”. C'è spazio anche per il consueto discorso sul paragone con Conte: "Sono trent'anni che sono in questo mondo e conosco il meccanismo. Appena sono arrivato sono partiti i confronti, non sono mai simpatici ma vanno accettati. Nel momento dei paragoni tocca farli nella maniera corretta. Ora è roba del passato, spero, se mi confronti l'Europeo con la qualificazione non c'è correttezza. Il calcio è nel mio dna, dovunque sono andato c'erano momenti particolari, dovevi ricostruire per un motivo o nell'altro”. Il bilancio di Ventura, personale e collettivo, è positivo: “Che mi manchi il campo è vero, capisco le parole dei miei predecessori ma se devo fare un bilancio dico che finora stiamo andando bene. Se avessimo anche battuto la Spagna sarebbe stato il top, ma sono soddisfatto. Ho incontrato una disponibilità importante da parte della squadra, con grande voglia di crescere e partecipare. Cito Barzagli, che parla poco ma è un esempio straordinario, o Buffon: tutti si stanno mettendo a disposizione, vecchi e nuovi. Tutti sono venuti senza dire 'io sono' ma ' io voglio diventare'...”.

Stefano Grandi


Tags: serie a ventura germania

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